La casa famiglia in via Piave a San Giovanni sarà aperta alla cittadinanza sabato 21 ottobre dalle 16.30
"Open day Casa Emilia": la casa famiglia di via Piave a San Giovanni, attiva dal 2015, sabato 21 ottobre dalle 16.30 apre le proprie porte ai cittadini. A organizzare l'iniziativa è stato il Comune in collaborazione con il gruppo consorzio CORI, società cooperativa onlus, e l’OAMI, Opera Assistenza Malati Impediti. La giornata sarà allietata dall'esibizione musicale dell’Associazione Culturale Musicale Ciacciabanda.
Casa Emilia nasce nel 2015 grazie alla sinergia tra CORI e O.A.M.I. con il finanziamento della Regione Toscana. La struttura accoglie sette persone con parziale disabilità mentale, ognuna delle quali conduce una vita scandita da impegni vari, tra momenti di condivisione, spazi individuali, accompagnate dalla presenza di professionisti. Per ciascun ospite vengono pianificati progetti di accompagnamento alla vita che consentono di valorizzare le peculiari qualità e capacità di ognuno, attraverso una costante interazione con il mondo circostante.
Riccardo Romano, presidente consorzio CORI: "Casa Emilia nasce nel 2015 su stimolo della Asl e dei Comuni per accogliere in forma familiare i ragazzi che hanno un disagio psichico, medio lieve. È stata una sfida che abbiamo colto subito perchè crediamo molto in questo percorso di reinserimento nel tessuto sociale. Casa Emilia è forse l'unico progetto ancora aperto in gestione familiare. I ragazzi sono gestiti in totale autonomia: dalle attività della mattina a quelle della sera sono stimolati a recuperre la propria vita in maniera autonoma. Nella struttura invece sono coinvolti in varie attività anche lavorative. Ci abbiamo creduti tutti insieme e i ragazzi oggi hanno una qualità di vita diversa. Attualmente sono 5 fissi e due per soggiorni sollievo".
Sandra Romei, vicesindaco e assessore alle politiche sociali: "Un’occasione per far conoscere alla cittadinanza un servizio importante che dà risposte a necessità presenti nel nostro territorio. Ci auguriamo quindi che esperienze come Casa Emilia, che fa parte del percorso del ‘Dopo di noi’ per sostenere la vita indipendente delle persone con disabilità, abbiano seguito e allo stesso tempo stiamo operando affinché possano essere ampliate sempre di più".