25, Novembre, 2024

Nuova sede per i propri mezzi: il presidente della Croce Rossa ricostruisce la storia. “Tutto a beneficio della comunità”

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Franco Ferretti firma una lettera in cui smorza i toni della polemica e spiega i motivi per cui la Croce Rossa di Incisa ha bisogno di una nuova sede. “Per anni ne abbiamo cercata una adatta, ora finalmente la soluzione: ma non ci aspettavamo un attacco politico così strumentale”

C'è amarezza per le polemiche politiche, ma anche il desiderio di ricostruire l'intera storia, nella lunga lettera di Franco Ferretti, presidente della Croce Rossa Italiana di Figline e Incisa. La vicenda è quella del terreno su cui è stata individuata la possibilità di realizzare il nuovo rimessaggio per i mezzi dell'associazione: copo il consiglio comunale in cui è stata approvata la variante urbanistica, infatti, si è scatenata la polemica sulla proprietà del terreno, che oggi è dei genitori della sindaca Mugnai. 

"Dopo la seduta del consiglio ci aspettavamo un seguito da parte dell'opposizione, ma non così strumentale e con questi termini: però cercherò di andare con ordine. Sono circa 8 anni che la Croce Rossa sta cercando un capannone da utilizzare come rifugio automezzi, come può confermare l'Amministrazione precedente di Incisa e tutto l'ufficio tecnico. La nostra sede si trova nel centro urbano di Incisa e pur avendo diversi spazi utilizzabili non ha box per rifugio automezzi".

"Il nostro parco ambulanze e macchine è parcheggiato quasi tutto all'aperto negli spazi di parcheggio pubblico, solo alcuni si trovano sotto una tettoia aperta costruita su un piccolo spazio concesso dalla precedente amministrazione. Quando le ambulanze o i mezzi attrezzati vengono utilizzati per trasporto pazienti, se fuori la temperatura segna -2 gradi, essendo parcheggiati a cielo aperto è davvero poco dignitoso far salire l'utente e la stessa cosa in estate quando sono stati sotto il sole cocente". 

"Credo che la gente abbia il diritto ad una soluzione seria e non troppo dispendiosa visto che le risorse per l'acquisto dei mezzi sono di tutta la popolazione e tutta la nostra attività è fatta solo esclusivamente da volontari che dedicano il proprio tempo libero al bisogni dei cittadini. In questi anni abbiamo vagliato varie soluzioni, proposte, fabbricati, capannoni e terreni ma nessuno corrispondeva alle nostre esigenze, non era reperibile in zona o non accessibile alle nostre finanze: tutto sempre condiviso con l'ufficio tecnico dell'ex comune di Incisa e l'Amministrazione che è sempre stata sensibile a questo nostro disagio". 

"Quando abbiamo individuato il terreno in questione, ci siamo resi conto che l'appezzamento poteva rispondere alle nostre esigenze, poteva contenere il nostro rifugio automezzi, magazzino materiali protezione civile, parcheggio per i volontari e così via. Abbiamo attivato il percorso con il nostro geometra verso l'ufficio tecnico del comune per capire la fattibilità, visto che il proprietario Mugnai e sua moglie ci avevano messo al corrente che il terreno aveva una destinazione diversa da quella a noi necessaria".

"I colloqui con i coniugi Mugnai sono sempre stati trasparenti e nessuno ha mai voluto coinvolgere la Sindaca proprio per evitare qualsiasi conflitto d'interesse, non ha mai partecipato alle riunioni all'interno del palazzo comunale, ha sempre rifiutato di parlare di questo argomento lasciando tutto nelle mani dell'assessore Cardi e l'ufficio tecnico. Fatta la cronostoria molto sintetica non ho capito la discussione strumentale in consiglio fatta dall'opposizione e non capisco l'attacco verso la sindaca che, ripeto, ha sempre rifiutato l'argomento relativo all'acquisto del terreno e la conseguente variazione di destinazione d'uso".

"Il valore del terreno, cambiando destinazione da commerciale a sanitario, perde valore e diminuiscono le volumetrie pertanto dove sta il favoritismo nei confronti della Cri? Mi sono meravigliato che il consigliere dell'opposizione non si fosse mai informato, non conosca il territorio comunale e non ci abbia mai chiamato per aiutarci a risolvere il problema, noi saremmo stati disponibili a discutere altre proposte, ma il problema del rifugio mezzi della Croce Rossa di Incisa va risolto in modo serio, radicale e non dispendioso visto che le risorse sono patrimonio della collettività e che tutto viene fatto a beneficio dei cittadini". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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