23, Dicembre, 2024

Nuova rotatoria di Matassino: partono i lavori. Sette mesi di cantiere, con l’obiettivo di migliorare la viabilità

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Partono i lavori di costruzione della nuova rotatoria di Matassino, all’imbocco del ponte sull’Arno: si tratta di un’opera che corrisponde al 4° lotto (primo stralcio) della Variante alla SR69, dal valore di 1 milione di euro. Dell’investimento si è fatta carico la Regione, anticipando la quota che invece sarebbe a carico di Autostrade nell’ambito delle misure collegate alla terza corsia: ma la costruzione di questa rotatoria era richiesta dal territorio, a partire dai comuni, con tempi più brevi perché l’obiettivo è di migliorare il traffico in uno snodo così complicato.

L’intero intervento è stato presentato in assemblea a Matassino, alla presenza dei sindaci dei tre comuni coinvolti: Enzo Cacioli per Castelfranco Piandiscò; Piero Giunti per Reggello; Giulia Mugnai per Figline e Incisa. A rappresentare la Regione, il consigliere Cristiano Benucci. A spiegare i dettagli sono stati i tecnici: il RUP della Regione, l’ingegner Antonio De Crescenzo; il progettista ingegner Simone Faelli;  l’ingegner Andrea Abram per la Varvarito Lavori Srl, la ditta affidataria del progetto.

“Si tratta dell’ampliamento del diametro della rotatoria, rispetto a quello attuale, con la definizione precisa delle corsie di ingresso e uscita, e con spazi adeguati per permettere tutte le manovre di attraversamento in completa sicurezza; inoltre, realizzeremo anche una nuova corsia sulla destra, dedicata a chi proviene da Figline, dal ponte sull’Arno, e deve svoltare verso via Amendola Sud, in direzione Faella”, hanno spiegato. “Questo consentirà di alleggerire il traffico che transita sull’anello della rotatoria. Il progetto comprende anche nuovi percorsi pedonali, muri di protezione in cemento armato in corrispondenza di punti critici, oltre ad un nuovo sistema di smaltimento delle acque piovane e il rifacimento completo dell’illuminazione”.

Tempi e criticità della realizzazione dell’opera sono stati al centro del confronto con i cittadini: “Il campo base del cantiere – hanno spiegato i tecnici – sarà installato già in questi giorni, e poi si partirà con le fasi dei lavori. Le prime riguarderanno le parti esterne rispetto alla viabilità attuale: e saranno completate, indicativamente, entro il mese di ottobre. Da quel momento ci sarà lo spazio per spostare il traffico nella nuova rotatoria, delimitata in maniera provvisoria con newjersey in plastica, e proseguire così con il resto delle lavorazioni. L’ultima fase sarà quella della riasfaltatura completa; e l’opera è previsto che sia terminata entro la fine del 2023″. 

Tutti i soggetti presenti all’incontro hanno assicurato che non sono previste chiusure al traffico in nessuna fase dei lavori; le interferenze più critiche verranno sistemate nel mese di agosto, per quanto possibile; le fasi che richiederanno l’impiego della carreggiata saranno invece eseguite in notturna, per non impattare sul traffico. Con l’apertura del cantiere arriveranno anche alcune modifiche (per ora sperimentali) alla viabilità di Matassino: in particolare non sarà più possibile immettersi da via Mameli verso via Nenni utilizzando le traverse, ma sarà necessario passare sempre dalla rotatoria di Matassino nord.

La riunione, anche su sollecitazione dei cittadini, è stata l’occasione per fare il punto sia sulla Variante alla SR69 nel complesso; sia sulla questione, mai risolta, del secondo ponte sull’Arno. Le fasi della Variante sono state riassunte dall’ingegner De Crescenzo, e schematicamente la situazione è questa:

  • 1° lotto: è l’unico già completato, va dal casello di Incisa Reggello a Prulli, è costato circa 4 milioni di euro.
  • 2° lotto: è la variante dell’abitato di Prulli, a carico di Autostrade, ancora da progettare. Comprenderà una nuova rotatoria.
  • 3° lotto: da Prulli fino a Matassino nord. È in corso di realizzazione, ma il cantiere è al momento sospeso (per una nuova bonifica bellica e per problemi economici legati al rialzo dei prezzi dei materiali, necessari per realizzare il nuovo ponte sul Chiesimone). Costo, circa 6 milioni di euro.
  • 4° lotto: è la variante all’abitato di Matassino, divisa appunto nello Stralcio 1, che corrisponde alla nuova rotatoria che adesso viene realizzata; e nello Stralcio 2, che è l’adeguamento di via Nenni e via Amendola.
  • 5° lotto: va da Matassino fino al confine con la provincia di Arezzo, ed è anche questa divisa in due stralci. Il primo va da Matassino a Montalpero, passando accanto alla cassa di espansione, con due nuove rotatorie; il secondo correrà lungo via Urbinese, fino alla rotatoria a San Giovanni. Costeranno 10 milioni di euro il primo, 15 milioni di euro il secondo stralcio.

Il secondo ponte sull’Arno, tanto richiesto dalla popolazione da anni, è stato al centro dell’intervento del Consigliere regionale Cristiano Benucci: “Prima di tutto – ha detto – vorrei sottolineare l’importanza di vedere terminare la Variante alla SR69, che permetterà di fluidificare il traffico in riva destra d’Arno rendendolo più scorrevole. Detto questo, è vero che manca ancora il secondo ponte sull’Arno: ma finora non c’erano nemmeno le condizioni, soprattutto perché mancava un progetto vero. Ecco, la Regione ha preso l’impegno di farlo, ci ha messo 200mila euro, e ha affidato la progettazione: a breve dunque sarà pronto, e questo progetto ci dirà dove potremo costruire il ponte sull’Arno, come costruirlo e quanto costerà. Questo è un passo avanti fondamentale, dopo decenni di parole. Perché solo con un progetto potremo finalmente richiedere i fondi necessari per costruirlo, che sia alla Regione stessa o al Governo. Ma almeno abbiamo intrapreso un percorso concreto”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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