23, Dicembre, 2024

Salva l’abete: il servizio di ritiro degli abeti di Natale per una destinazione consona

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

A Loro Ciuffenna il Comune presenta il “Progetto salva l’abete”. Nel borgo è stato attivato il nuovo servizio per il quale è necessaria la prenotazione. Consiste nel ritiro presso il proprio domicilio, tramite prenotazione, degli abeti di Natale che altrimenti, avrebbero destinazioni improprie.

A spiegare l’iniziativa via social è Alessandro Baldi, consigliere comunale con delega all’ambiente:«In questi giorni quasi tutti stiamo iniziando ad allestire le decorazioni natalizie e l’albero di Natale è sempre la decorazione più importante. Ormai molti usano l’abete finto, non perde gli aghi e non ha bisogno di cure, ma ci sono anche gli affezionati al vero abete di Natale e tutti gli anni vanno a comprarlo nei centri commerciali o nei vivai e lo decorano e lo amano fino al 6 gennaio… e dopo? Alcuni lo ripiantano in giardino o nel bosco, e qui andrebbe fatta attenzione perché piantare abeti non autoctoni nei boschi non sempre è una buona soluzione, altri lo buttano nei cassonetti, ma da quest’anno nel nostro Comune non ci sono». Sottolinea Baldi, ricordando che da qualche mese i contenitori non sono presenti nel paese perché è iniziata la raccolta dei rifiuti porta-a-porta.

«Il comune di Loro Ciuffenna, in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Pratomagno, offre un’altra soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente». Aggiunge il consigliere comunale spiegando le modalità dell’operazione.
Sarà infatti possibile prenotare il ritiro del proprio abete di Natale a domicilio scrivendo una mail entro il 4 gennaio 2022 a: andrea.francioni@comune.loro-ciuffenna.ar.it  indicando il proprio nome, un numero di telefono e ovviamente l’indirizzo presso ritirare l’albero.

Il ritiro avverrà ovviamente nella settimana dopo l’Epifania (il giorno preciso sarà comunicato in risposta alla mail). Gli alberi, una volta ritirati, saranno consegnati all’Unione dei Comuni del Pratomagno che provvederà al reimpianto a scopo vivaistico; alcuni abeti saranno riutilizzati i prossimi anni nelle scuole, nelle piazze così da donare una nuova vita a queste piante.
«Al momento del ritiro – conclude Baldi – le piante dovranno essere in buone condizioni (gli abeti spelacchiati o secchi vanno portati al Centro di Raccolta e non lasciati nei bidoni dell’organico) e, se possibile, riportare l’indicazione della tipologia di abete (es. Abete bianco, abete rosso ecc…)».

Articoli correlati