Occorre riportare l’attenzione su quelle che sono le infiltrazioni mafiose nel nostro territorio: questo l’obiettivo che si è voluto raggiungere con la manifestazione tenutasi oggi a Bucine dal titolo “Liberi dal Keu”organizzata da varie associazioni del Valdarno e della Valdambra.
L’evento è stato anche un momento di informazione e conoscenza riguardante l’inchiesta in corso da parte della D.D.A. della Toscana denominata appunto “Keu” che coinvolge direttamente anche il territorio del Valdarno Aretino, sia per quanto riguarda la tutela ambientale, sia per il possibile coinvolgimento della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Ad oggi sono state localizzate presenze consistenti di materiale contaminato in varie parti della Toscana (dalla zona del pisano, all’area del territorio empolese, fino al nostro Valdarno). Nel nostro territorio ad oggi sia l’Arpat che il Gruppo Forestale Carabinieri di Firenze hanno accertato lo stato di criticità ambientale in due località nel comune di Bucine e nei raccordi della SP7, nei pressi della discarica di Podere Rota.
Questa mattina si è tenuta una camminata simbolica con alcune soste dei partecipanti in alcuni luoghi del paese, fra i quali il cantiere di via XXV aprile, sotto sequestro da mesi per un sospetto interramento di materiali contaminati provenienti dall’impianto dei Lerose a Levane.
L’evento è poi proseguito al Teatro Comunale con un dibattito al quale è intervenuto il Procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi. “E’ fondamentale- ha detto Rossi- che i cittadini siano sensibilizzati sul tema, perchè gli stessi sono le ‘sentinelle ambientali’ del territorio. Se i cittadini segnalano noi ci posssiamo attivare”.
Alcuni momenti della manifestazione
Alla manifestazione sono intervenuti anche i rappresentanti di alcuni comuni valdarnesi. Oltre al primo cittadino di Bucine Nicola Benini, erano presenti anche il sindaco di Laterina Pergine Simona Neri, l’assessore di San Giovanni Nadia Garuglieri e Caterina Barbuti per Terranuova.Il sindaco di Bucine Nicola Benini ha ricordato quanto sia fondamentale “tenere viva l’attenzione sulla tematica non solo da parte delle associazioni ma anche delle istituzioni, perchè dobbiamo vigilare su quello che succede nei nostri territori.”
L’evento di sensibilizzazione è stato organizzato dal coordinamento di associazioni composto da LIBERA Valdarno, ACLI Arezzo, Agripunk onlus, ARCI Valdarno, CAI Valdarno, Compagnia dell’Orsa di Reggello, Diesis Teatrango, F.I.A.B., Gr.I.G. (Gruppo d’Intervento Giuridico), Legambiente, Materiale Sonori, associazione Culturale Masaccio, Passodopopasso, associazione Per la Valdambra, Plastic free ODV onlus, Presidio Libera “Giovanni Spampinato”.
Sergio Serges, coordinatore delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa: “abbiamo costituito una rete di associazioni valdarnesi ed aretine per far sì che non ci si volti dall’altra parte e per mettere a conoscenza la cittadinanza sul tema della contaminazione del keu. C’è un inchiesta che va avanti dal 16 marzo, non ancora conclusa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Noi stiamo attenti come cittadini che tutto vada in porto e che si affermino la verità e la giustizia.”