23, Dicembre, 2024

Nelle scuole il “Manifesto della comunicazione non ostile”: per imparare a pesare bene le parole, anche sui social

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

La consegna alle Dirigenti scolastiche da parte della sindaca Mugnai che promette: “Attaccheremo questo manifesto anche in altri luoghi pubblici”. L’iniziativa è parte del progetto H@ppynet Plus, per l’uso consapevole di internet e dei social media

1. Virtuale è reale – Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
2. Si è ciò che si comunica – Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
3. Le parole danno forma al pensiero – Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare – Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5. Le parole sono un ponte – Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
6. Le parole hanno conseguenze – So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7. Condividere è una responsabilità – Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8. Le idee si possono discutere – Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9. Gli insulti non sono argomenti – Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10. Anche il silenzio comunica – Quando la scelta migliore è tacere, taccio
.

È il "Manifesto della comunicazione non ostile", un decalogo che dovrebbe essere letto e diffuso ovunque, specialmente fra chi utilizza i social: il comune di Figline e Incisa ha deciso di portarlo fin nelle scuole medie, appenderlo nelle classi, perché i ragazzi, adulti di domani, abbiano sempre presente il valore e il peso delle parole, il ruolo del confronto e della comunicazione, il rispetto per l'altro anche nello scambio verbale, reale o virtuale. 

Il Comune ha infatti aderito al Manifesto, un impegno di responsabilità condivisa per creare una Rete rispettosa e civile, che rappresenti tutto il popolo di internet (e non solo) rendendolo un luogo più sicuro. Scritto e votato da una community di oltre 300 comunicatori, istituzioni, blogger e influencer, il manifesto è una carta con 10 princìpi utili a ridefinire lo stile con cui stare in Rete. Un progetto particolarmente apprezzato anche dal Presidente Sergio Mattarella, che lo scorso giugno ha insignito il progetto con la medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana.

 

"Per noi questo è un ulteriore passo avanti nel nostro progetto di promozione di una cultura digitale consapevole che è H@ppynet – ha spiegato la sindaca Giulia Mugnai – regole che tutti dovremmo tenere sempre presenti, in un mondo in cui, anche vicino a noi, l'offesa diventa sempre più metodo di contestazione, l'aggressione verbale è strumento quotidiano. Partendo dai ragazzi più giovani, vogliamo promuovere una cultura completamente diversa del confronto". 

A ricevere i Manifesti da appendere nelle sedi scolastiche, le Dirigenti dei Comprensivi di Figline e di Incisa Rignano, le professoresse Barbara Bucciolini e Clara Pistolesi, che hanno espresso la gratitudine per l'impegno che il comune ha posto su un tema considerato particolarmene delicato, anche all'interno della scuola. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati