“Una vita da social”, il progetto della Polizia di Stato per promuovere un uso consapevole della rete, fa tappa a Montevarchi: venerdì 19 febbraio doppio appuntamento, alle 9 all’Auditorium per studenti e insegnanti e alle 21 alla Bartolea per i genitori
Utilizzare internet in sicurezza, in modo che sia una opportunità e non un pericolo: è questo l'obiettivo del progetto “Una vita da social”, che la Polizia di Stato sta portando in tutta Italia per sensibilizzare in particolare i più giovani, studenti delle scuole medie e superiori, ma anche ai loro insegnanti e ai loro familiari.
Venerdì il progetto farà tappa in Valdarno, a Montevarch, con due incontri: la mattina con gli studenti e i loro insegnanti, e la sera rivolto invece ai genitori. Il primo appuntamento, alle 9 all'Auditorium, vedrà interventi tra gli altri di Mauro Mancini Proietti, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato, Dirigente Commissariato Polizia di Montevarchi; di Walter Dell’Arciprete, Sostituto Commissario Servizio Polizia Postale; di Alessandra Nocciolini, Commissione Pari Opportunità.
La sera alle ore 21 presso la Sala conferenze della Bartolea in Viale dei Mille, dopo i saluti del Sindaco Francesco Maria Grasso, sono previsti gli interventi del dottor Mauro Mancini Proietti, della dottoressa Sara Gori e del dottor Alessio Albeggiani, pedagogista.
L'iniziativa nasce principalmente contro il cyber bullismo, ovvero contro forme di bullismo esasperate che, allargandosi a un numero indeterminato di soggetti, rendono la vittima più debole e possono portare spesso a gesti inconsulti. La seconda più importante minaccia è l'adescamento, che può avere soltanto fini economici e commerciali, essere finalizzato alla truffa o al furto di denaro, ma che altre volte serve ad attrarre giovani e ragazze a incontri o appuntamenti che poi possono finire in maniera tragica.