Il consigliere pentastellato commenta l’esito della discussione in Consiglio: “Non hanno votato la mia perché troppo dura nei confronti della Regione. Ma i problemi ci sono ancora, per i pendolari”. Grandis ha votato a favore anche all’altra mozione della maggioranza
Doppia mozione nell'ultimo Consiglio comunale di Reggello, sul tema dei pendolari e dei disagi per il trasporto regionale su ferro: da una parte il documento di maggioranza, poi approvato con tutti voti favorevoli e due astenuti; dall'altra parte quello del Movimento 5 Stelle, respinto con i voti favorevoli delle opposizioni. Un tema che era già stato al centro del dibattito politico a Reggello e in Valdarno fiorentino, quello delle misure a sostegno dei pendolari.
"Credo sia giusto che i pendolari siano messi al corrente – commenta oggi Roberto Grandis, consigliere M5S – che la nostra mozione è stata bocciata perché ritenuta lesiva nei confronti dell’operato dell’assessore Ceccarelli e della Regione, cosa che lascia perplesso me come i rappresentanti delle opposizioni presenti in consiglio, che tra l'altro ringrazio per il voto favorevole".
"Il nostro documento – ricorda il consigliere pentastellato – chiedeva al comune, insieme alle altre amministrazioni, di farsi parte attiva con la Regione, per richiamarla a una azione più attenta e incisiva sul trasporto ferroviario che interessa l'intero Valdarno; ma anche garanzie per l'uso regolare della Direttissima, e la richiesta ad Rfi di non ricorrere alla pratica degli 'inchini' ai treni dell’Alta Velocità, se i regionali sono in orario".
"Queste sono le richieste della mozione, che è stata considerata aggressiva nei confronti dell’operato della Regione, poiché non avrebbe sottolineato gli investimenti e l’impegno dell’assessore Ceccarelli, che si prodiga nell’ascoltare le istanze dei pendolari avendoli ricevuti più volte. Sono rimasto perplesso dall'atteggiamento della maggioranza".
"Nella mia presentazione – ha aggiunto Grandis – ho esposto come ben tre mozioni simili a quella della maggioranza non hanno sortito finora nessun effetto sugli inchini e i ritardi: tutto questo non è servito a niente, la maggioranza ha deciso di andare avanto con la propria mozione che comunque anche io ho votato, perché l'interesse primario a mio avviso deve essere sempre la tutela dei pendolari. Il segnale ad ogni modo è chiaro da tempo – conclude Grandis – il Pd è un partito autoreferenziale che continua a sentirsi sopra le parti".