18, Novembre, 2024

Mozione 5 Stelle in consiglio a Bucine sulle quote di rappresentanza dell’Ats: documento respinto, protesta del gruppo

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Il documento è stato respinto nella seduta con il voto contrario della maggioranza. Dura replica del Movimento 5 Stelle di Bucine: “Votare no a qualche delibera in assemblea Ats, come dal Sindaco è stato rivendicato, non è sufficiente se non si cambia il quorum dei voti o se, meglio, non si modifica sostanzialmente l’Ato”

Le criticità della ripartizione delle quote di rappresentanza nell’assemblea di Ats sono state oggetto di una mozione presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Luca Zampi in consiglio comunale a Bucine, nella seduta di mercoledì sera. “I criteri adottati nello Statuto approvato da ATO vanno contro questa gerarchia sia nella parte in cui riconoscono il 50% dei voti ai comuni sede di impianto, sia dove attribuiscono maggior peso ai comuni che producono più rifiuti anziché meno. In sintesi, grazie alle modalità approvate nella delibera 6, meno rifiuti produci meno conti all’interno di ATO e più paghi”, si legge nelle premesse del documento.

La mozione, quindi, chiedeva l’impegno a sindaco e giunta “affinché promuovano uno o più incontri con i consiglieri portavoce del M5S promotori dell'iniziativa ed i sindaci facenti parte l’assemblea di ATS per effettuare un ricorso congiunto al TAR, al fine di ottenere una ripartizione dei pesi dei voti in assemblea meno incentrata sui comuni sede d'impianto e maggiormente rispondente alle normative nazionali e comunitarie.”

Il tema del documento ha portato a una discussione, dopo che la maggioranza ha dichiarato il proprio voto contrario alla mozione in quanto il comune non poteva assumere il ruolo di intermediario per incontri tra consiglieri M5S e sindaci, anche se riconoscevano, come sottolineato dal sindaco in precedenti sedute di consiglio, una ripartizione non equilibrata delle quote e aprivano a un dialogo in commissione.
 
Nella loro dichiarazione, i consiglieri pentastellati hanno aggiunto che “a marzo di quest’anno, in occasione della presentazione delle nostre due mozioni su Gara e Contratto del Gestore Unico Sei Toscana che la maggioranza Pd aveva bocciato (voto dell’opposizione unito, con TerraNostra che aveva definito le nostre mozioni “aria finalmente nuova e fresca”), ci veniva presentata dalla maggioranza stessa una contro-mozione, che era simile per obiettivi alla nostra, ma è risultata poi una mera dichiarazione d’intenti. C’erano punti interessanti, nella vostra mozione, ma se non si agisce così come scritto nella nostra, non otterremo nulla”.
 
La mozione, al termine di un lungo dibattito, non è stata approvata. Da qui l’intervento del gruppo: “Dopo la presentazione della mozione e la lettura del comunicato, siamo stati attaccati. Ci eravamo resi disponibili ad emendarla nella parte finale, eliminando proprio la parte dove viene citato il Movimento 5 Stelle, perché la maggioranza non intendeva farsi carico di istanze a nome di nessun partito. Ma non è bastato. Ancora una volta ci è stato proposto di formare una Commissione ad hoc per discutere del problema, in altra sede, lontano dall’ aula Consiliare e dai voti, che paiono pesare come macigni su questo tema, per questa maggioranza, a differenza delle parole e dei buoni propositi, che volano in tutte le direzioni, copiose, senza mai toccare terra”.
 
“Sensibilizzare la popolazione a ottimizzare la raccolta differenziata va bene, ma dobbiamo anche, da amministratori e conoscitori della materia, dire le cose come stanno ai cittadini e agire quando se ne ha l’occasione e i mezzi giuridici, altrimenti si resta alle chiacchiere” – commenta in una nota il capogruppo 5 Stelle – “Votare no a qualche delibera in assemblea ATS, come dal Sindaco è stato rivendicato in Consiglio, non è sufficiente se non si cambia il quorum dei voti o se, meglio, non si modifica sostanzialmente l’Ato. Questo era l'intento della mozione. I cittadini continueranno a comportarsi virtuosamente, ma, stante questo sistema, pagheranno sempre di più, lo stesso”.

 

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