20, Aprile, 2024

Mostra costata oltre 35mila euro, gli incassi si fermano a meno di 3mila. Interrogazione consiliare: “Era opportuno organizzarla?”

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La mostra finita al centro di un’interrogazione di Gianluca Magini è “Cassero in 2D e 3D”, che beneficiava di un contributo di 12mila euro dal Centro Luigi Pecci. “Fin dall’inizio previsto un investimento del comune di 17mila euro, poi lo scarto è addirittura aumentato”

"Era davvero opportuno e rispondente al buon andamento della pubblica amministrazione, realizzare un'iniziativa che prevedeva già in partenza uno scarto di 29mila euro fra costi e incassi, tanto più che alla fine questo scarto è arrivato a oltre 33mila euro?". A chiederlo, in un'interrogazione al sindaco e alla giunta, il consigliere di maggioranza Gianluca Magini (Impresa e Innovazione: obiettivo Montevarchi). 

La mostra in questione è il progetto "Cassero in 2D e 3D", che si è svolta fra luglio e settembre scorsi. Spiega Magini: "Fin dalla delibera di giunta che la autorizzava, si prevedeva un costo totale per la sua organizzazione di 34.500 euro, a fronte del quale le entrate previste, cioè i biglietti che si pensava di vendere insieme programmi e cataloghi, erano stimati in 5.500 euro. Uno scarto iniziale che era già di 29mila euro!". 

Per finanziare la mostra, al Cassero era stato concesso un finanziamento di 12mila euro dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, nell'ambito del progetto di iniziativa regionale "Cantiere Toscana Contemporanea"; gli altri 17mila euro erano uno stanziamento del comune.

"Alla fine della mostra, però – aggiunge Magini – il bilancio si è ulteriormente appesantito: gli incassi sono stati infatti appena 2.665 euro, per un totale stimato di visitatori che si può attestare intorno ai 380; e le spese per l'organizzazione sono aumentate di altri 1.800 euro per pubblicità e trasporto opere. Tanto che alla fine lo scarto fra i costi e gli incassi è stato di 33.635 euro: per questo con l'interrogazione si chiede di sapere se fosse davvero opportuno mettere in piedi questa specifica iniziativa". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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