Riproponiamo l’articolo che il collega Andrea Tani nel 2015 ha pubblicato su Valdarnopost
Era il 1984: Diego Armando Maradona dal mese di giugno è un giocatore del Napoli. La squadra i primi di agosto è a Castel del Piano, sul Monte Amiata, il "Pibe de Oro" indossa per la prima volta la maglia azzurra e Mister Marchesi decide di portare il Napoli qualche giorno in ritiro a Reggello. Ripercorriamo quei momenti oggi nella giornata della sua morte.
Risale dunque a 36 anni fa il legame del giocatore più forte di tutti i tempi con il Valdarno e nello specifico con Reggello. Il collega Andrea Tani nel 2015 ha raccontato su Valdarnopost quei momenti.
"Il 17 agosto 1984 esce allo scoperto. A conclusione del ritiro, infatti, è in programma l’amichevole Resco Reggello-Napoli. Maradona si concede in tutta la sua grandezza a qualche migliaio di sportivi valdarnesi che, da allora in poi, si sono vantati di poter dire “Io c’ero”. L’argentino incanta. La gara finisce 9-0 per il Napoli, lui inventa assist per i compagni, segna due gol, si prende gioco degli avversari increduli quanto quelli che guardano dagli spalti. Fa tutto lui. E aveva appena iniziato. Col Napoli vincerà due Scudetti e una Coppa Uefa, nel 1986 trascinerà la Nazionale albiceleste alla vittoria del Mondiale. In quell’agosto del 1984, a Reggello, era il giocatore del momento. Nel giro di pochi anni sarebbe diventato il più forte di sempre".
Nel giorno della morte di Maradona riproponiamo l'articolo del collega Tani. (►L'articolo)