Oggi la prima conferenza stampa di Giorgio Rosadini: “La mia esperienza per tornare in categorie che ci competono. Ma non ci saranno rivoluzioni”. Il presidente Livi: “Bene che ci siano le critiche, ma la società è forte, lo dimostrerà il campo”. Mister Rigucci: “Non vedo l’ora di ricominciare”
“La mia esperienza è a disposizione del Montevarchi. Penso di poter aiutare la società a crescere per tornare in categorie che competono alla tradizione della città. Abbiamo un progetto di ampio respiro, con il settore giovanile al centro. Saremo competitivi, non ci saranno rivoluzioni”. Queste le prime parole di Giorgio Rosadini da direttore sportivo del Montevarchi. Il diesse si è presentato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel tardo pomeriggio allo stadio Brilli Peri.
“Faccio calcio da una vita e in tutti questi anni ho maturato un’esperienza importante. Penso di poter dare il mio contributo”, ha esordito il nuovo diesse aquilotto, in sala stampa insieme al presidente Angelo Livi, a mister Atos Rigucci fresco di conferma e a Roberto Burzi, nuovo responsabile del settore giovanile chiamato a sostituire proprio Rosadini in questo ruolo.
“Nel mio primo anno di esperienza al Montevarchi – ha detto Rosadini – ho avuto la possibilità di conoscere la società e le questioni legate al nostro settore giovanile. Il Montevarchi è ripartito dalle categorie più basse proprio puntando forte sul proprio vivaio e credo che in questi anni abbia lavorato bene. Il settore giovanile resta al centro del progetto”.
Ma è della prima squadra che da oggi si occuperà il diesse. “Non ci saranno rivoluzioni – annuncia – e il criterio scelto è quello della continuità. Acnhe quest’anno la squadra era competitiva. Lo sarà anche nella prossima stagione”. Sugli obiettivi non si sbilancia: “Veniamo da una finale playoff. Ripetere il risultato è l’obiettivo minimo. Ma noi guardiamo alla Serie D. Montevarchi deve tornare nelle categorie che competono alla tradizione e alla città”.
Per farlo, si comincia da una novità logistica: “La prima squadra si potrà finalmente allenare nel pomeriggio e non più in serata. Credo sia un altro passo verso un calcio più adeguato al blasone e alle aspettative”. Il problema degli impianti sportivi e della loro gestione però resta: “A Montevarchi mancano gli impianti – dice Rosadini – dobbiamo allenarci al Brilli Peri in concomitanza con i ragazzi dell’atletica e del ciclismo, c’è la situazione dell’antistadio che oltre ad esser carente non è nemmeno più di proprietà del Comune. Altre volte dobbiamo spostarci a Loro Ciuffenna. Mi auguro che dalla prossima amministrazione ci sia più sensibilità su questo tema perché il calcio si fa negli impianti adeguati. Abbiamo 350-400 ragazzi nel vivaio, con strutture all’altezza Montevarchi può diventare una società di primissimo piano a livello provinciale e regionale”.
Gli fa eco Roberto Burzi, nuovo responsabile del settore giovanile. “La questione delle strutture è fondamentale. Dove ho avuto la possibilità di lavorare con impianti adeguati, i risultati sono arrivati. Sono qui per fare lo stesso, mettendo a disposizione la mia esperienza”.
“Giorgio Rosadini è decisamente la persona giusta – rivendica il presidente Angelo Livi – e la sua nomina è stata caldeggiata da tutto il consiglio. Abbiamo bisogno di dare continuità al lavoro avviato nel settore giovanile. Anche la conferma di Rigucci va in questo senso e l’arrivo di Burzi garantisce una gestione competente del vivaio rossoblù. Siamo contentissimi”.
È il presidente stesso a rispondere alle perplessità manifestate ieri dai tifosi della Curva Sud, che si sono detti poco tranquilli a proposito della nomina di Rosadini. “Sarei poco tranquillo se non ci fosse una società”, spiega Livi. “Ma la società c’è, è forte, è seria e mantiene le promesse. È bene che ci siano anche le critiche, significa che c’è attaccamento. Ai tifosi dico che l’obiettivo sarà quello di impegnarci a raggiungere il massimo risultato. Lasciamo che sia il campo a parlare. Faremo una buona campagna acquisti. Questa è una società che non appartiene al passato, ma al presente. Tutti passano, noi compresi. Il Montevarchi resta. Noi lavoriamo perché si possa continuare a giocare con gli stessi presupposti degli ultimi anni”.
Infine un ringraziamento all’ex direttore sportivo Tiziano Casucci: “Un amico – dice Livi – che ringrazio per quanto fatto con competenza, serietà e lealtà. Abbiamo accolto la sua richiesta di lasciare perché dopo quasi cinque anni è fisiologico che un dirigente chieda di farsi da parte”.
“Ho voglia di rivincita”: non si nasconde mister Atos Rigucci. “La scofitta contro il San Donato ancora brucia. Sono contento di essere ancora qui, che la società abbia rinnovato la fiducia nei miei confronti. Con il nuovo diesse ci mettiamo al lavoro da stasera, proseguendo sulla linea di quanto abbiamo fatto negli ultimi anni. Ma dopo un secondo posto, io voglio fare di meglio”.