23, Dicembre, 2024

Montevarchi, la carica dei mille per l’ultima in casa

Più lette

Tanti, forse ancora di più, gli spettatori attesi domenica al Brilli Peri per la partita con la Baldaccio Bruni, l’ultima in casa della stagione regolare. I tifosi ci credono ancora: volantini e appelli sui social network. Si comincia all’ora di pranzo, prima del via un premio per Alessio Renzi, alla 110° presenza in rossoblù

Mille, probabilmente anche di più: tanti sono i tifosi attesi al Brilli Peri domenica prossima, il 10 aprile, per Aquila Montevarchi – Baldaccio Bruni, ultima partita casalinga di stagione regolare, ultima speranza per i rossoblù di giocarsi la vittoria del campionato. Sarà difficile, difficilissimo, perché il destino dell'Aquila è in mano a Rignanese e Bucinese, le due avversarie avvantaggiate in classifica. Ma la Montevarchi sportiva ci crede ancora e, come sempre accade nei momenti decisivi, è pronta a rispondere in massa.

La chiamata a raccolta è iniziata con il fischio finale di domenica scorsa, dopo che il Montevarchi aveva battuto il Firenze Ovest conquistando la sua quarta vittoria consecutiva. Ora vuole anche la quinta, per certificare quella costanza di rendimento finalmente trovata in extremis. Certo, l'Aquila paga quei punti di troppo lasciati per strada in una stagione tormentata per molti versi – infortuni in primis, errori, disattenzioni e rocambolesche rimonte subite, ma anche decisioni arbitrali duramente contestate che hanno svoltato diversi incontri. Ma non è questo il momento per i rimpianti. Il primo posto è lontano ma ancora raggiungibile, il secondo è distante appena un punto. Il terzo, male che vada, andrà difeso ad ogni costo per non perdere il vantaggio di giocare i playoff in casa, un vantaggio che a Montevarchi vale doppio.

Volantini, messaggi sui social network e sui cellulari. Si punta a riempire la Curva Sud e a scrivere un nuovo record di presenze per il campionato. Con un ricco pre-partita, al via a mezzogiorno con il pranzo a base di grigliata sotto la tribuna (ingresso dai cancelli principali del Brilli Peri). Insomma, oggi i tifosi si sentono più che mai vicini alla squadra.


Il volantino diffuso in questi giorni dai tifosi della Curva Sud

Tutti credono nel futuro dell'Aquila, che passi o meno per i playoff. Senza però dimenticare il passato e chi ha permesso alla squadra di arrivare al punto in cui si trova ripartendo dal basso: Alessio Renzi, ad esempio. Domenica il giocatore festeggerà le 110 presenze in maglia rossoblù. Arrivò nel giugno 2012, quando era da poco finito il campionato di Seconda categoria, con l'Audax – ancora la squadra doveva utilizzare la ragione sociale poi confluita nel nuovo club – rimasta fuori dai playoff solo per la “forbice” di 12 punti sulla seconda.

Dopo una buona annata in Promozione al Pian di Scò, Alessio Renzi venne annunciato in sordina, poco più di un nome in mezzo a una lista di nomi. I veri colpi di mercato, così si pensava, erano altri. Da allora ha lavorato di settimana in settimana proprio nello stesso modo: lontano dai riflettori, partendo in ritardo nelle gerarchie della squadra alle spalle di giocatori più esperti e più forti. Salvo poi accorgersi ogni volta che il Montevarchi non poteva fare a meno di lui, della sua grinta, della sua umiltà, della sua voglia di non sprecare mai un pallone perché magari poteva diventare quello decisivo. E poco importa se il talento non è dei più cristallini o se il suo fisico da folletto ha dovuto scontrarsi con difensori sempre più grossi e potenti. Alessio Renzi la risalita dell'Aquila l'ha vissuta per intero, dalla Seconda categoria all'Eccellenza, unico protagonista delle tre promozioni consecutive ancora in corsa per la quarta. Oggi l'uomo simbolo della rinascita è lui. Ha da poco compiuto 24 anni ma per certi versi è il vero veterano della squadra.

Prima del fischio d'inizio la Curva Sud gli consegnerà un premio, una sorpresa realizzata apposta per lui che altro non è se non un modo di ringraziarlo per quanto ha fatto per il Montevarchi.

 

Articoli correlati