È stato riaperto al traffico solo intorno alle 20 di ieri, il sottopasso di via Chiantigiana a Montevarchi: si era allagato fin dalle prime ore del mattino, con la pioggia che ha continuato a cadere per tutto il giorno. Le operazioni di svuotamento del sottopasso, in cui evidentemente le pompe presenti non hanno funzionato come avrebbero dovuto, sono state piuttosto complesse, e hanno richiesto l’intervento di Vigili del Fuoco, Engie, Ufficio Tecnico e Polizia Municipale di Montevarchi.
All’indomani dei problemi, continuano le polemiche sulla gestione del caso. I consiglieri di opposizione Cristina Rossi (Insieme Comune) e Fabio Camiciottoli (Avanti Montevarchi Europa Verde) attaccano l’Amministrazione comunale: “Di fronte all’ennesimo allagamento del sottopasso lungo via della Chiantigiana non è il momento di gridare agli scandali o inveire, ma ottenere dal primo cittadino di Montevarchi, che tra le altre cose da un mese ha le deleghe alla manutenzione e ambiente, come minimo delle assunzioni di responsabilità e risposte chiare sui disservizi che i cittadini subiscono. Ad un mese dalla revoca da parte di Chiassai Martini, delle deleghe all’assessore alla manutenzione e all’ambiente Posfortunato; e ad una settima circa dall’ultimo allagamento che aveva ostruito l’attraversamento ferroviario lungo la Chiantigiana, ieri, di fronte ad una pioggia che se pur intensa non è da definirsi eccezionale, si sono ricreate le stesse condizioni”.
“È innegabile – continuano Rossi e Camiciottoli – che i sottopassi, specialmente quando questi sono dotati di pompe, sono elementi critici e meritevoli di molta attenzione e controlli scadenzati nel tempo per verificare la funzionalità ma non possiamo pensare ed accettare che oggi, con sistemi di allerta così precisi, non si riesca ad effettuare controlli preventivi sui punti nevralgici come quello di via della Chiantigiana. Non possiamo accettare che a distanza di 10 giorni si ricreino le stesse condizioni! Si è palesata un’Amministrazione non efficiente perché di fronte alla diramazione di un’allerta arancione non è tenuta solo a divulgarla tramite i social ma avrebbe dovuto attivare una serie di procedure e di controlli che evitino ciò che è accaduto. Già in passato più volte, in ultimo in fase di redazione di analisi del Piano di Protezione Civile, avevamo posto l’attenzione su quel punto e sulla necessità di garantire accessi all’altra parte perché via della Chiantigiana rappresenta l’arteria verso l’ospedale”.
“I cittadini – concludono i due consiglieri – hanno la necessità che il Sindaco, invece di dare colpe al passato e ai progettisti, spieghi perché è avvenuto ciò, se sono stati fatti i controlli di funzionamento e se ha intenzione d’intraprendere azioni per individuare responsabilità rispetto al non efficace funzionamento delle autopompe ed attivarsi affinché ciò non si ripeta. Il resto sono giustificazioni o chiacchiere da bar che a noi non interessano”.