I controlli sono scattati dopo le lamentele di alcuni genitori i cui figli avevano accusato malori a causa di assunzione di sostanze alcoliche miscelate a sostanze energizzanti
Dopo aver ricevuto le lamentele di alcuni genitori i cui giovani figli, la notte di Halloween, avevano accusato forti malori a causa di assunzione di sostanze alcoliche miscelate a sostanze energizzanti, all’interno di un locale del Valdarno aretino, ed erano per questo ricorsi alle cure del pronto soccorso, i carabinieri della stazione di Levane hanno dato il via alle indagini.
Dai primi accertamenti e con l’acquisizione della documentazione sanitaria sugli ingressi di quella notte al Pronto Soccorso della Gruccia di minorenni in stato di alterazione psico – fisica dovuta all’assunzione di alcol, nonché dai contatti presi con il numero “118” circa gli interventi effettuati, i carabinieri hanno scoperto che due minorenni erano stati ricoverati rispettivamente in “codice rosso” e in “codice giallo”, per intossicazione acuta da alcol, in un caso superiore a 2,20 g/l, poi dichiarati fuori pericolo dopo le cure praticate dal personale sanitario. Le indagini sono continuate ascoltando le testimonianze di alcuni giovani che hanno affremato di aver ingerito sostanze superalcoliche, quale vodka bianca, miscelate a bevande eccitanti ed analcoliche.
"Stando alle dichiarazioni rese da tutti i minorenni convocati in caserma in presenza dei genitori – fanno sapere dall'arma dei carabinieri – i camerieri, così come il cassiere e gli inservienti, anziché preoccuparsi di chiedere un documento di riconoscimento da cui accertare la loro vera identità che, nel caso di specie, sarebbe stato doveroso verificare sorgendo forti dubbi sulla loro maggiore età, senza alcuna richiesta da parte di chicchessia (la bevuta era compresa nella somma di denaro corrisposta all’ingresso), hanno potuto disporre sia bevande analcoliche sia bottiglie di vodka bianca che lasciavano sui tavoli alla portata di tutti. A seguito dell’assunzione del drink alcolico, diversi minori hanno accusato malesseri e, nei casi citati, le condizioni di salute hanno preoccupato di più il personale paramedico intervenuto, tanto da rendere necessario l’intervento dei medici del Pronto Soccorso".
L’amministratore unico della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver consentito ai propri dipendenti, addetti alla somministrazione di alimenti e bevande all’interno del locale, la cessione di sostanze superalcoliche a minori degli anni 16, causandone l’ubriachezza. Il Sindaco, concordando con le risultanze degli accertamenti svolti dall’Arma, con estrema urgenza, ha emesso un' ordinanza di sospensione delle licenze per un periodo di trenta giorni con decorrenza immediata.