23, Novembre, 2024

Migranti ai fornelli: prima prova da chef al Vasari per gli studenti bengalesi

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Dopo 4 mesi di lezioni al Vasari, i richiedenti asilo hanno presentato un pranzo a base di prodotti tipici della loro cultura. Il tutto sotto la regia della cooperativa “Il cenacolo” e dei docenti Filippo Rapo e Pietro Pascarella, supportati da una mediatrice culturale nel corso degli incontri settimanali e delle prove in cucina degli studenti bengalesi. Il progetto verrà esteso anche all’indirizzo agrario

Prima prova ufficiale per tre dei ventuno ragazzi del Bangladesh, ospiti nel territorio, che attraverso il progetto 'Migranti' sono stati introdotti nel mese di febbraio ai corsi di cucina dell'alberghiero del Vasari di Figline. Dopo quattro mesi di lezioni hanno preparato un buffet a base di piatti bengalesi.

Nove i piatti tipici portati in tavola durante il pranzo: Beef Biryani rice (piatto a base di riso e carne), Sobji Khichuri (piatto a base di riso e verdure), Biye barir roast chicken (piatto a base di pollo, servito soprattutto durante i matrimoni), Allur chop (snack pomeridiano molto popolare in Bangladesh, simile alle crocchette di patate), Beguni (melanzane in pastella), Roti e Poori (ovvero due tipologie di pane, macinato a pietra; il primo tipo è tipico dell’Asia meridionale, il secondo si consuma per lo più in Bangladesh, Pakistan e Turchia) e, per concludere, Jorda rice (un dessert a base di riso) e Ro-cha (tè).

I ragazzi sono stati seguiti dalla cooperativa “Il cenacolo”, che si è occupata dell’inserimento graduale dei ragazzi nelle classi, oltre che della loro accoglienza sul territorio, e dai docenti Filippo Rapo e Pietro Pascarella, supportati da una mediatrice culturale nel corso degli incontri settimanali e delle prove in cucina degli studenti bengalesi.

L'iniziativa per l'inserimento scolastico dei ragazzi richiedenti asilo è partita lo scorso 28 gennaio con la firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Figline e Incisa Valdarno, la cooperativa sociale “Il cenacolo” e l’Istituto “Vasari”: lo scopo è permettere ai ragazzi di socializzare con i loro coetanei nel periodo di permanenza sul territorio e, allo stesso tempo, di acquisire nuove competenze. Gli altri 18 profughi saranno inclusi in questo stesso percorso scolastico attraverso una serie di incontri conoscitivi, ai quali saranno invitati non solo alunni, ma anche genitori e docenti.

“Il pranzo di oggi rende bene l’idea dell’impegno e della voglia di imparare che questi studenti, fin dal primo giorno, hanno mostrato, dedicandosi alle lezioni con curiosità e passione – ha commentato il dirigente scolastico del ‘Vasari’, Andrea Marchetti – Non possiamo, quindi, che ritenerci soddisfatti non solo dei risultati raggiunti in termini di competenze acquisite ma anche in termini di rapporti umani, dal momento che alunni, professori e, in generale, tutta la scuola hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa”. 
 

“Questi prodotti tipici bengalesi che gli studenti ci hanno presentato oggi – hanno spiegato la sindaca Giulia Mugnai e l’assessore alle Politiche sociali, Ottavia Meazzini – incarnano perfettamente lo spirito del progetto sperimentale lanciato lo scorso gennaio. Oltre alla possibilità di acquisire competenze pratiche, l’obiettivo del progetto è infatti quello di promuovere l’integrazione sul territorio, in un’ottica di scambio e conoscenza reciproca. Ed è proprio per il suo carattere innovativo che questa nostra sperimentazione è stata presa a modello dalla Regione Toscana, che ha deciso di proporla ad altri Comuni anche attraverso l’Anci. Un modo per legare il concetto di accoglienza a quello di opportunità per tutti, e non più solo a quello di emergenza”.
 

Il progetto ha sottolineato ancora l'assessore Meazzini continuerà e potrà essere anche allargato all'istituo Agrario. Il Comune di Figline e Incisa Valdarno si è fatto, tra l'altro, promotore anche di altre iniziative di integrazione grazie all’aiuto di alcune associazioni di volontariato del territorio come “Il Giardino” che, in accordo con gli uffici Servizi sociali e Ambiente, impegna i migranti (come volontari iscritti all’associazione) in manutenzioni su aree verdi e spazi pubblici a Figline e Incisa.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall'insegnante Filippo Rapo:
 

I ragazzi, dal canto loro, oltre a ringraziare per l'opportunità offerta auspicano di poter continuare al Vasari il percorso appena iniziato.
 

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