La presentazione animata si è tenuta sabato nei locali del Sillabo di San Giovanni. Il libro, edito da Ananke Lab, è il risultato della partecipazione al concorso “Il colore delle donne”
"Mi suona famigliare", libro pubblicato da Ananke Lab dopo il concorso "Il colore delle donne", è stato presentato in maniera originale e animata sabato al Sillabo di San Giovanni in una serata dedicata alla scrittura.
Il libro è il risultato della partecipazione a un concorso dal titolo “Il colore delle donne” lanciato dalla casa editrice Ananke Lab: nato inizialmente per raccontare le donne al di là di stereotipi, ruoli imposti e modelli prestabiliti, nell'edizione 2016 è stato ampliato l'orizzonte e, partendo dalla maternità, il tema è arrivato alla genitorialità in tutte le sue forme possibili. "Mi suona famigliare" raccoglie i racconti vincitori, per capacità narrativa, stile e attinenza alla descrizione del concorso ed è stato pubblicato il 25 novembre scorso.
Le letture animate a cura delle autrici sono iniziate al Sillabo di San Giovanni con "Argini" di Chiara Francioni, raffinata voce nei panni del suo personaggio maschile, Ettore, alle prese con una trentenne non pronta ad essere madre. È stata poi Francesca Rugi a presentare la sua Gerby Family, ovvero una famiglia “ibrida”, “diversamente legata”, come dice l’autrice stessa: ha portato sulla scena la sua Gerby Family composta da ex-marito, la nuova compagna, la figlia e il figlio della nuova coppia, tutti rigorosamente Gerby.
La terza drammatizzazione è stata a cura di Anna Paola Bosi, insegnante all'Isis Valdarno di San Giovanni. Grazie anche alla prorompente interpretazione di Erika Maffei, con "Duccio e la famiglia" è stato affrontato il tema della procreazione assistita ironizzando sull’opposizione fra due madri: la moglie del protagonista, superficiale e Armani style, molto anni '80, e una ragazza acqua e sapone, più naturale, ma poi più vicina alla vita. (Guarda i video)
Ha chiuso la serata Stefania Focardi che ha presentato Sing it loud, interazione con un figlio in arrivo all’interno di un improbabile alter-ego maschile, munito di tette molto posticce e pancione.