Alla fine, sul caso che ha portato Montevarchi alla ribalta nazionale per la scelta di somministrare pane e olio ai figli di famiglie morose, è intervenuta proprio la Ministra all’istruzione Valeria Fedeli. “Ferma condanna per la gestione del servizio mensa da parte dell’amministrazione di Montevarchi: la scuola è luogo di inclusione e uguaglianza”
Un messaggio di ferma condanna nei confronti del metodo scelto dall'amministrazione di Montevarchi, e passato alla ribalta nazionale come quello del 'pane con l'olio', pasto alternativo somministrato ai bambini di famiglie non in regola con i pagamenti della mensa. Alla fine, dopo giorni di dibattiti e polemiche, e l'annuncio di interrogazioni al Miur, a parlare è proprio la Ministra all'istruzione, Valeria Feedeli.
“I fatti di Montevarchi sono inaccettabili. Un’amministrazione comunale che risolve i problemi di pagamento del servizio mensa scolastico danneggiando bambine e bambini è da condannare. È paradossale che, di fronte a buchi di bilancio, siano le alunne e gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria a pagare. La scuola è per eccellenza luogo di inclusione, di accoglienza, di uguaglianza. Le discriminazioni e le emarginazioni non appartengono a questa istituzione. Mi auguro che la sindaca si attivi immediatamente per risolvere la questione seguendo altre e più opportune strade”.
Una posizione completamente distante da quella scelta di Palazzo Varchi, a cui si chiede di fare un passo indietro. Anche se la prima cittadina Silvia Chiassai, in una conferenza stampa, è stata categorica, ribadendo che la strada, a suo avviso, è quella giusta. Ma la Ministra sottolinea la sua condanna nei confronti della decisione dell’amministrazione comunale toscana, cui spetta formalmente la gestione delle mense scolastiche.
“Il servizio mensa è parte del progetto educativo di ogni scuola. Si tratta di un momento formativo di condivisione e accoglienza, di un’occasione di crescita attraverso la quale le bambine e i bambini prendono parte a percorsi di educazione alimentare, entrano in contatto con corretti stili di vita e con aspetti culturali e scientifici dell’alimentazione. Come tale va affrontato”, conclude la Ministra.
Intanto si registra anche l'intervento di Stefano Scaramelli, presidente Commissione Sanità e politiche sociali in Consiglio regionale. "Se essere di destra vuol dire umiliare un bambino a mensa scolastica, farlo mangiare in disparte, dargli pane e olio solo perché i suoi genitori non sono riusciti a pagare la quota mensa… Sono orgoglioso ieri oggi e domani di essere di sinistra e credere in valori quali inclusione sociale, uguaglianza e solidarietà. Al Comune di Montevarchi competerebbe rimuovere le differenze sociali che si stanno determinando nella sua comunità e non alimentare le disuguaglianze".