La giunta sangiovannese ha diminuito la tariffa massima da 5,00 a 4,80 euro. La Lista però sottolinea che il risparmio sarà uguale per tutti e propone alcuni cambiamenti
Venti centesimi di risparmio ha deciso la giunta di San Giovanni per la tariffa massima della mensa scolastica che scende così da 5,00 a 4,80 euro. Ma la Lista Per un'altra San Giovanni fa notare che potranno beneficiarne tutti, quelli con un Isee di 18.000 euro e quelli con un Isee da 50.000, e propone alcuni cambiamenti.
"Purtroppo ci troviamo ancora una volta a dover prendere atto di una mancanza di coraggio da parte della Giunta che, seppur finalmente decide di limare al ribasso il costo del pasto della mensa scolastica più alto del Valdarno, lo fa senza allargare le soglie ISEE e quindi non rafforzando il criterio di progressività secondo il quale chi più ha, più deve contribuire ai costi dei servizi comunali. Per questi motivi il gruppo “Per un’altra San Giovanni” ha presentato un emendamento alla proposta di Giunta per allargare la platea delle famiglie che potranno usufruire di un maggior risparmio sul costo della mensa portandolo da 18.000 euro a 25.000 euro di ISEE secondo una progressività proporzionale di reddito dalla tariffa minima di 2,90 a 4,80 euro".
L'opposizione ha anche proposto di inserire una nuova fascia tra i 25.000 e i 30.000 euro di Isee con la tariffa proposta di 4,80 e portare a 4,90 il costo per tutte le famiglie sopra i 30.000 euro.
Infine: "Il gruppo “Per un’altra San Giovanni”, condividendo la proposta di far pagare di più ed indipendentemente dall’Isee le famiglie non residenti nel Comune, propone di aumentare dai 5,20 euro a 5,30 euro il costo del pasto. Crediamo infatti che i non residenti debbano pagare di più il costo del servizio in quanto non contribuiscono, con le proprie tasse, alle entrate del Comune".
I nuovi indici proposti da Lorenzo Martellini
