Il rappresentante dei genitori della sezione A della scuola materna Doccio di San Giovanni rispondono all’amministrazione comunale in merito alla refezione scolastica
Non si placa la querelle sulla mensa scolastica a San Giovanni. Dopo la risposta dell'amministrazione comunale ai 39 genitori che chiedevano il rimborso per la mancata fornitura delle merendine e /o delle colazioni, previste invece nel capitolato, a prendere posizione sono ancora una volta i genitori.
"Il comunicato di risposta dell’Amministrazione Comunale di San Giovanni Valdarno alla nostra richiesta di rimborso per la mancata distribuzione delle colazioni/merende è veramente deludente – afferma Daniele Marzi, rappresentante dei genitori, sezione A, della scuola materna Doccio – Sono deluso, e con me molti atri genitori firmatari della richiesta, per le scuse apportate sulla mancata somministrazione. Mi chiedo, ci chiediamo, perché è stato redatto un capitolato, che poi è parte integrante di un contratto di appalto che impegna il Comune per nove anni, se poi non siamo in grado, o non vogliamo, che questo venga rispettato".
Quello che ha suscitato la reazione dei genitori, in maniera particolare, è stato l'aver messo in evidenza, da parte dell'amministrazione comunale, la morosità di alcune famiglie.
"Sono arrabbiato, siamo molto arrabbiati, perché un’amministrazione che ha a cuore i bisogni dei cittadini non può, e non deve, rispondere ad un legittima richiesta presentata da 39 famiglie insinuando livelli di morosità elevatissimi da parte di quest’ultime. Per chi non ne fosse a conoscenza il pagamento dei pasti viene effettuato tramite una tesserina ricaricabile. Poi i pasti vengono addebitati giornalmente a consumo. Ora cosa vuol dire essere moroso? Magari avere la tesserina con un debito di 20 o 30 euro perché ci siamo dimenticati di andare a ricaricare o perché non ci siamo accorti che siamo andati in rosso. Personalmente, ho appena controllato, mio figlio ha un credito di 30 euro, cioè può ancora effettuare 6 pasti prima che io diventi moroso. Sinceramente qualche volta, vuoi per disattenzione o anche per mancanza di tempo, non perché sono un evasore, mi sono trovato con qualche decina di euro in debito con il Comune. Ma è anche vero che quando ricarico 200 o 300 euro ritorno in credito di una discreta somma".
"Perché chi allude al nostro 70% di morosità non indica le somme di queste morosità, ma soprattutto perché non fa alcun riferimento agli importi già pagati dai genitori per i pasti ancora non corrisposti. Non è giusto! Non è tollerabile un uso così scaltro della demagogia solo per distogliere l’opinione pubblica dal vero problema, il mancato rimborso di una prestazione dovuta e non corrisposta. Comunque se poi tali morosità fossero così evidenti, è ciò dimostrerebbe l’incapacità di gestire le riscossioni, chi di dovere ha l’obbligo di recuperare il dovuto senza fare alcuna allusione nei confronti di chi rivendica un proprio diritto".
Il rappresentante dei genitori conclude:
"Ed infine la ciliegina sulla torta, mi risulta che ad un recentissimo incontro con la commissione mensa sia stata presentata la possibilità di fornire frittelle ai bambini per Carnevale per compensare il dovuto. Allora mi chiedo: se le merende, come indicato nel comunicato del Comune, non vengono fornite anche per eventuali problemi di allergie e/o intolleranza dei nostri bimbi, le frittelle di Carnevale sono immuni da tali rischi? che siano frittelle di Carnevale vegane, fatte senza latte ed uova? Ed allora oltre che deluso e arrabbiato mi sento, ci sentiamo, veramente ed amaramente presi in giro".
"La chiudiamo qui, i nostri bimbi stanno bene a scuola, siamo un bel gruppo, e non sarà una merendina data o non data a fare dei nostri figli dei migliori cittadini in futuro. La chiudiamo qui coscienti però dell’arroganza di chi invece dovrebbe tutelare i nostri diritti, che si tratti anche solamente di una merendina".