La Lista civica aveva presentato in consiglio una mozione sul capitolato della mensa scolastica che però non è stata approvata
Nell'ultimo consiglio comunale la Lista civica Cresce San Giovanni ha presentato una mozione sul capitolato della mensa scolastica chiedendo di "quantificare il costo dei pasti non erogati previsti dal capitolato di fornitura del servizio mensa scolastica, di restituire i soldi alle famiglie per il servizio non erogato avvalendosi sul gestore della mensa, di prevedere tariffe più basse in base ad ulteriori scaglioni di fasce di reddito e di attuare il capitolato così come è stato sottoscritto e deliberato". La mozione non è stata approvata con i voti contrari della maggioranza e l'astensione di M5S e Per un'altra San Giovanni.
Il capogruppo Francesco Carbini sorrolinea: "Le colazioni e le merende previste nel capitolato della mensa non verranno servite e non sono previsti rimborsi ai genitori per la loro mancata erogazione. Così ad oggi abbiamo: una società appaltante che ha vinto un bando di gara per un certo importo e che non fa sconti per servizi compresi nel capitolato che il comune non vuole più, ma piuttosto propone iniziative compensatorie, tipo rinfreschi per le feste, ma che non possono considerarsi sostitutive delle colazioni perché non hanno lo stesso valore a livello nutrizionale e sociale; un costo della mensa che è più alto di quello di Cavriglia (con il quale abbiamo in comune la gestione della mensa) in quanto a San Giovanni, il personale amministrativo è più specializzato, ha qualifiche più elevate e quindi è più caro; bambini che in alcune scuole del nido e dell’ infanzia continuano ad avere fame e a non fare colazione dal momento in cui entrano a scuola la mattina fino all’ora del pranzo; là dove è permesso portare colazioni da casa, situazioni di discriminazione fra chi ha merendine di un certo tipo e chi non ce l’ha nemmeno, e un non sempre corretto e disciplinato equilibrio nutrizionale; genitori che pagano di tasca propria le colazioni e merendine portate da casa, quando, da capitolato, il costo sarebbe già comprensivo di questi elementi".
"Ricordiamo che il capitolato per la nuova gara di appalto è stato redatto di recente (nel 2014) e contiene l’erogazione di colazioni e merendine per le classi dal nido fino alle elementari comprese. Pensavamo che l’inserimento di questo servizio fosse dettato da una scelta consapevole, per offrire il meglio dal punto di vista nutrizionale e sociale ai bambini e alle famiglie, ed invece apprendiamo che questa parte è entrata nel capitolato per sbaglio, per un refuso, per un copia incolla di capitolati già predisposti".
Cresce San Giovanni conclude: "Questo contratto con la società appaltante durerà 9 anni; ci auspichiamo che chi è preposto, non 'chiuda a chiave il cassetto della pratica', ma si impegni per superare i problemi 'logistici' che attualmente impediscono di erogare quello che il capitolato prevede, e che a nostro parere è un diritto dei bambini e delle famiglie. Molti comuni a noi limitrofi hanno superato quelli che per noi sono problemi insormontabili; nutriamo la speranza che un domani possiamo farlo anche noi. Esprimiamo la nostra delusione per tutto quanto è emerso sulla questione del capitolato mensa, speriamo di aver contribuito a far emergere alcuni aspetti fondamentali della questione".