23, Dicembre, 2024

Mensa scolastica comunale: arriva la busta ‘antispreco’. “Siamo i primi della provincia di Arezzo”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Una busta con la scritta “Questa la mangio dopo” verrà consegnata, nel mese di febbraio, a tutti gli alunni delle scuola primaria e secondaria di primo grado

Lo scopo è insegnare ai bambini che non si deve sprecare il cibo. Per questo dal prossimo mese di febbraio, nella mensa scolastica comunale, agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado verrà consegnata una busta di plastica, che riporta la scritta "Questa la mangio dopo": all'interno verrà inserita la frutta non consumata.

“Siamo i primi in provincia di Arezzo ad attivare un’azione di questo tipo – ha detto il Sindaco, Sergio Chienni – perché siamo convinti che solo attraverso iniziative mirate si possano sensibilizzare i ragazzi e gli adolescenti sull’importanza e sull’urgenza di cambiare i comportamenti individuali e collettivi per ridurre lo spreco di cibo. Come amministrazione comunale di Terranuova Bracciolini, insieme alla società che gestisce la mensa scolastica e grazie al prezioso contributo della dietista Sandra Bonannini – ha aggiunto il Sindaco Chienni – investiamo sulla qualità del servizio di ristorazione e lo facciamo scegliendo prodotti, biologici e di filiera corta”.

Dal precedente anno scolastico è diventata costante la fornitura di pesce fresco, in particolare di pesce azzurro proveniente dal mare dell’Alto Tirreno e Mar Ligure.

“Per migliorare le nostre azioni contro lo spreco alimentare – ha affermato Chienni – il nostro servizio mensa prevede un costante miglioramento del menù per renderlo più adatto al gusto dei bambini; l’osservanza delle nuove linee di indirizzo per la ristorazione collettiva 2016; corsi di formazione al personale addetto alla distribuzione del vitto all’interno del refettorio scolastico e il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori per sensibilizzare i bambini verso una corretta alimentazione. Sicuramente l’insieme di queste azioni ha ridimensionato negli anni l’impatto ambientale e limitato lo sperpero di cibo, ma vorremmo che nulla vada sprecato, per questo abbiamo deciso di introdurre anche la busta anti spreco alimentare”.

 

“L’iniziativa della ‘busta salva merenda’ – ha detto la dietista Sandra Bonannini – va ad integrare un progetto molto più ampio iniziato in questo anno scolastico, dal nome ‘Operazione piatto pulito’, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i bambini di fronte allo spreco alimentare e li educa ad un comportamento più rispettoso verso il cibo. Il progetto consiste in brevi interventi in classe durante i quali si richiama l’attenzione su ciò che inutilmente viene gettato e quali sono i possibili atteggiamenti che possono aiutarci a ridurre gli scarti. I bambini vengono incoraggiati ad assaggiare una nuova pietanza prima di rifiutarla aprioristicamente, insegnando loro che devono avere un atteggiamento di curiosità ed interesse per i nuovi sapori. Inoltre – conclude la dietista – in questi incontri viene spiegato il ciclo delle pietanze sottolineando che tutto ciò che è rifiutato vien buttato, contribuendo cosi ad incentivare lo spreco alimentare”.

Articoli correlati