Contro il pasto a base di pane con l’olio si sollevano le proteste. La senatrice Donella Mattesini (Pd) annuncia una interrogazione anche in Senato alla Ministra all’istruzione Fedeli. Anche la deputata pentastellata Chiara Gagnarli porterà la questione all’attenzione del Ministero. Tra le reazioni anche quella di Enzo Brogi
Si allargano a macchia d'olio, le polemiche sulla decisione dell'amministrazione Chiassai di riservare un pasto a base di pane con l'olio e frutta ai bambini delle famiglie morose di Montevarchi. Stando agli ultimi calcoli, si tratterebbe di una ventina di casi, su circa 1700 bambini e ragazzi che usufruiscono delle mense scolastiche. Circa 200 invece hanno già scelto di portarsi il pasto da casa oppure di uscire dall'istituto nell'orario del pranzo, per consumarlo a casa.
Ma quella scelta di somministrare pane e olio a chi continua a non pagare ha sollevato un vespaio di polemiche, ed è arrivata fino a livello nazionale. Tanto che lo stesso Ministero sarà chiamato ad esprimersi, da più parti. Quattro deputati Pd hanno già annunciato una interrogazione parlamentare, ora altre iniziative del genere si aggiungono.
Una porta la firma della senatrice Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione bicamerale infanzia e adolescenza. "Ho appreso con molto sconcerto della scelta da parte del comune di Montevarchi di somministrare solo pane, olio e frutta ai bambini i cui genitori sono morosi con il pagamento della retta della mensa. Una decisione inaccettabile e profondamente discriminatoria nei confronti di alcuni bambini che così sono stati emarginati dal resto della classe in un momento importante della vita scolastica".
"L'amministrazione comunale si comporta venendo meno alle convenzioni internazionali, sottoscritte anche dall'Italia, che sono fondate sul rispetto dell'interesse superiore del minore. Inoltre il piano nazionale Infanzia e Adolescenza approvato l'anno scorso – prosegue Mattesini – individua precisi obiettivi che indicano la mensa scolastica un elemento di inclusione e valorizzazione educativa e per combattere le disuguaglianze. Per questo già domani intendo presentare un'interrogazione urgente al ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli per sapere se non ritenga la scelta del sindaco di Montevarchi incompatibile con i valori fondativi del sistema educativo nazionale. Porrò questa questione anche al Garante nazionale dell'Infanzia, perché la scelta di un rappresentante delle Istituzioni non può e non deve in alcun modo ledere i diritti dei bambini, discriminandoli rispetto ad altri. Questa decisione quale impatto avrà sulla crescita di questi bambini? Mi auguro che il sindaco di Montevarchi voglia annullare al più presto la sua decisione per trovare soluzioni diverse al problema del mancato pagamento della retta".
Anche la parlamentare del M5S Chiara Garnagli annuncia che interpellerà il Miur. "Non posso che essere indignata di fronte al provvedimento adottato dal Comune di Montevarchi. Far pagare ai bambini l’inadempienza dei genitori mi sembra quanto di più sbagliato e diseducativo possa essere messo in atto da una istituzione pubblica, tra l’altro mettendo in difficoltà anche il corpo insegnante che si trova costretto ad esercitare il ruolo di controllore del portafogli delle famiglie. L’amministrazione comunale ha dimostrato di gestire nel peggiore dei modi un fenomeno che purtroppo è all’ordine del giorno in molti comuni italiani, ma che certamente può essere risolto attraverso iniziative di altro genere senza mai mettere in difficoltà i bambini".
"Da parlamentare – chiude Gagnarli – provvederò a mettere al corrente il Ministro dell’Istruzione di quanto sta accadendo a Montevarchi, affinché possa valutare l’opportunità di adottare iniziative, volte sia ad impedire che gli istituti scolastici penalizzino i bambini, ghettizzandoli per le colpe delle proprie famiglie, che a chiarire il duplice obiettivo del momento della ristorazione scolastica, nutrizionale ma anche educativo, visto che a Montevarchi pare se lo siano dimenticato".
Tra le reazioni da registrare anche quella di Enzo Brogi, attuale presidente del Corecom Toscana, che su facebook ha scritto, suscitando tra l'altro un animato dibattito sul social network: "Ma che c’entrano i bambini? Ma quale violenza discriminatoria subiranno quando tutti gli altri avranno il pasto e loro olio e pane? Apprezzo quel Comune che sa essere rigoroso nelle spese. Immagino anche genitori che non pagano la mensa ed accompagnano i loro figli in Mercedes, ma si agisca fiscalmente su loro, non si tocchino i bambini. Vergogna!".