19, Maggio, 2024

Meno cinque alla prima campanella, fra concorsi, posti vacanti e supplenze. Il quadro in Valdarno

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Negli istituti scolastici del Valdarno si lavora per completare il corpo insegnante, tra le difficoltà legate a tutte le novità introdotte nell’ultimo anno. Per quanto riguarda le dirigenze scolastiche, sono tre gli istituti comprensivi per ora senza assegnazione

Concorsi, chiamate dirette, supplenze e trasferimenti. Sono ore di lavoro intenso, nelle segreterie scolastiche degli istituti del Valdarno. Perché le numerose novità introdotte negli ultimi mesi in questo settore dal legislatore hanno comportato un quadro in parte profondamente rinnovato, non senza difficoltà. 

In linea generale, è forse più chiara la situazione delle dirigenze scolastiche. I presidi sono assegnati quasi ovunque, in gran parte confermati. Stando ai documenti pubblicati dall'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana in data 8 settembre, in Valdarno al momento ci sono tre istituti comprensivi senza un dirigente scolastico: sono il Mochi di Levane, il Comprensivo di Bucine, e il Comprensivo di Rignano e Incisa. In questi giorni si dovrebbero completare le procedure, e si scoprirà dunque se questi istituti vedranno un dirigente assegnato, o uno in reggenza (come è stato anche in passato). 

Confermati alla guida dei rispettivi istituti, invece, le dirigenti scolastiche Chimentelli (alla Petrarca di Montevarchi) e Casucci (al comprensivo Magiotti); il professor Ermini ai Licei di San Giovanni; il professor Pierazzi  all'Isis di San Giovanni, che però ottiene anche la reggenza del Comprensivo di Figline; resta anche il professor Migliorini al Varchi di Montevarchi. Alla guida del Vasari arriva il professor Papini, dirigente scolastico del comprensivo di Castelnuovo. 

E sul fronte docenti? "Il quadro definitivo è ancora da completare, almeno nel nostro istituto", spiega il professor Nedo Migliorini, preside di una delle scuole più grandi e complesse della Toscana: 1360 studenti, 157 docenti e ben sette indirizzi diversi, con relativi laboratori e specializzazioni. E un puzzle da terminare, nonostante un'estate passata praticamente tutta al lavoro sulla composizione del corpo docente. 

"La cosiddetta 'chiamata diretta' ci ha permesso di individuare docenti da inserire nel nostro istituto, ma non ha risolto tutti i problemi. È accaduto infatti che, a livello nazionale e non solo locale, si siano verificati casi di spostamenti da una regione all'altra dei docenti". I quali, in ogni caso, hanno diritto a richiedere assegnazioni temporanee o anche un anno di sospensione. "A quel punto dobbiamo prenderne atto – conclude Migliorini – e passare alla nomina dei supplenti. Insomma, ancora del lavoro c'è da fare, prima di considerare chiuso il capitolo docenti". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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