Martedì l’ennesimo acquazzone ha riportato alla luce problemi ormai noti: caditoie intasate che non consento all’acqua di defluire. Due giorni di sopralluoghi, poi Francesco Maria Grasso ha convocato i responsabili di Publiacqua, per chiedere manutenzioni fin da subito
"Adesso basta!", sbotta il sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso. Lo fa in una nota in cui entra nel merito dei problemi che si sono verificati martedì pomeriggio, dopo il breve ma intenso temporale che ha colpito il Valdarno.
Tombini che non lasciano defluire l'acqua e strade che si allagano: in alcuni casi è stato necessario anche l'intervento dei Vigili del fuoco, per rendere di nuovo praticabili le strade di Montevarchi. E il problema è sempre lo stesso, che i residenti delle zone interessate da questi problemi denunciano da mesi: le caditoie della pubblica fognatura sono intasati.
Lo ha accertato anche il primo cittadino, con alcuni sopralluoghi. "Ho passato due giorni a verificare come mai qualche strada non ha scaricato completamente l'acqua piovuta in questo inizio settimana. In alcuni casi è stato un evento eccezionale. In altre zone, però, è venuto alla luce che, nella maggiore parte dei casi, è dovuto alla mancata pulizia dei tombini e delle caditoie. Compito specifico di Publiacqua".
E così il sindaco ha chiesto un incontro urgente, e si prepara a richieste precise. "Ho convocato per domani mattina una riunione con il responsabile di zona del servizio di Publiacqua, per verificare quale intervento sia da mettere in esecuzione per prepararsi alle prossime piogge con una attenzione alla pulizia dei tombini".
"Chiederò a Publiacqua – annuncia Grasso – di discutere e presentare un piano di intervento graduale ma preciso, prevedendo una manutenzione periodica ma congrua in relazione ad un servizio che tutti i cittadini di Montevarchi pagano in bolletta. In difetto passeremo alle diffide anche legali. Una buona manutenzione è equivalente ad un'opera nuova, se non più importante".
