La prima cittadina ha trascorso la giornata valutando di persona i danni. Per la questione di via di Campagna promette: “Troveremo i responsabili, non deve ripetersi”. Già conclusa anche la pulizia alla scuola di Rendola, parzialmente allagata
Non risparmia critiche e promette interventi risolutivi, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai. Dopo un'intera giornata trascorsa, insieme al vicesindaco Tassi e all'assessore Salvi, visionando di persona le situazioni più critiche e i danni provocati dall'ondata di maltempo, in serata affida al canale di facebook le proprie comunicazioni ai cittadini.
E nel mirino finisce prima di tutto il Consorzio di bonifica Alto Valdarno. "Abbiamo passato ore nel tentativo di rintracciare il Consorzio di Bonifica e la Provincia in una condizione di emergenza, ma senza ricevere alcuna risposta", accusa Chiassai. "Mi sono presa la responsabilità di intervenire in determinate aree, anche con l'ausilio di volontari, onde evitare il peggio".
Secondo la prima cittadina, non si è lavorato nei tempi giusti. "È stato stilato con il Consorzio di bonifica un programma di lavori con inizio a giugno, dato che erano cinque anni che non veniva svolto alcun intervento a Montevarchi, a conferma della totale inerzia e responsabilità della passata amministrazione. Nella pianificazione dei lavori non è stato calcolato in maniera adeguata il calendario per settembre poiché le piogge hanno anticipato la ripresa dell'operatività. Non possiamo aspettare oltre per quelle aree che versano in un completo stato di abbandono. Quindi ho richiesto un intervento immediato nelle zone di competenza del Consorzio, visto che i cittadini pagano il contributo e pretendo che i lavori di manutenzione e ripulitura vengano svolti il più celermente possibile affinché sia ridotto al mimino il rischio idraulico".
C'è poi la questione della zona di via del Pinaccio, nelle campagne di Levanella. Qui i cittadini hanno spiegato di aver più volte avvertito del rischio, che sarebbe legato ai recenti ampliamenti degli insediamenti produttivi, colpevoli di aver appesantito la rete di smaltimento delle acque. In merito, chiamato in causa dai residenti perché sindaco in carica quando partirono le edificazioni, Grasso ha commentato su facebook: "Se i lavori sono stati fatti male, credo che l'amministrazione potrebbe fare un'ordinanza di protezione civile e disporre che Prada ripristini o modifichi quanto progettato o realizzato male! Comunque prenderò i documenti ed al prossimo consiglio comunale presenterò una mozione in tal senso".
E a queste parole replica a sua volta il sindaco Chiassai Martini: "In riferimento alle annunciate azioni che qualche consigliere comunale e ex amministratore intenderebbe portare in consiglio, ci tengo a informare la cittadinanza che questa amministrazione comunale non mancherà di presentare la documentazione già in possesso nelle sedi opportune per avere riscontro delle reali responsabilità, in modo che chi ha sbagliato paghi definitivamente visto i danni arrecati alle abitazioni e proprietà dei cittadini. Sono situazioni intollerabili che non devono accadere e stavolta andremo fino in fondo".
Infine, sempre sui social la prima cittadina informa che sono stati risolti i problemi di parziale allagamento sia alla scuola di Rendola, che al cimitero di Levane. "Grazie all'allarme lanciato da una maestra per allagamento del bagno nella scuola d'infanzia di Rendola, siamo intervenuti mettendo in sicurezza i giochi dei bambini liberando i locali dall'acqua, insieme al vicesindaco Tassi, all'assessore Salvi, al dirigente e ai dipendenti dell'Ufficio tecnico. Allarme rientrato anche per allagamenti nel cimitero di Levane dopo l'intervento dei nostri operai. Un ringraziamento forte alla Protezione civile, alla Polizia Municipale, ai Vigili del fuoco di Montevarchi, al dirigente e ai dipendenti dell'ufficio tecnico comunale, ai nostri operai. Un grazie ai miei assessori che non smettono mai di essere una squadra insieme al loro sindaco nell'affrontare le necessità dei cittadini".