22, Dicembre, 2024

Mafie, l’assessore regionale Ciuoffo: “In provincia di Arezzo significativi indicatori di presenza nell’economia locale”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

“La provincia di Arezzo presenta significativi indicatori di una proiezione criminale della malavita organizzata nazionale in alcuni settori dell’economia locale, come l’edilizia, il ciclo dei rifiuti, il settore immobiliare e turistico”. Lo ha dichiarato l’assessore della Regione Toscana alla legalità e alla sicurezza, Stefano Ciuoffo, rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione sul tema di Marco Casucci, esponente della Lega.

“Come per altri territori della Toscana – ha aggiunto l’assessore – tale presenza non si sostanzia in veri e propri insediamenti organizzativi da parte delle mafie storiche italiane, ma nella forma di investimenti criminali, che, nel caso dell’aretino, però, manifestano una forte vocazione imprenditoriale, anche nel cruciale settore degli appalti pubblici”.

Nello specifico, l’assessore ha precisato che negli ultimi anni sono emerse evidenze di un interessamento da parte di alcune formazioni camorristiche, come il clan Mallardo, e Contini della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, che fanno del riciclaggio e dell’iniziativa economica nei settori dell’economia legittima il principale modus operandi. Tutto questo in connessione, oltre che in vera e propria partnership economica, con i casalesi, i cui gruppi vantano nell’aretino una presenza economica già a partire dagli anni novanta. Più recente invece il riconoscimento degli interessi criminali di organizzazioni di origine ‘ndranghetista, come quella dei Commisso, Gallace, Grande Aracri, Mancuso e Piromalli per citarne alcune.

“L’attività di prevenzione e contrasto messa in campo negli ultimi anni dalle autorità locali, tra le quali la Prefettura, ha segnato un’inversione di tendenza rispetto agli anni Novanta – ha concluso Ciuoffo – Alcune iniziative, come la firma di Protocolli di legalità, mostrano il riconoscimento di possibili criticità del territorio. La Regione, per quanto di sua competenza, ha usato particolari accorgimenti nella redazione dei bandi e degli appalti, che funzionano come un campanello di allarme”.

“Ne esce un quadro inquietante – ha commentato il consigliere della Lega Marco Casucci – Bisogna tenere alta la guardia. Occorre la massima determinazione di tutte le istituzioni”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati