Lunedì mattina di grandi criticità per il trasporto ferroviario, con i pendolari che hanno dovuto fare i conti con treni cancellati, ritardi e con il sovraffollamento nei convogli in transito.
La motivazione in una nota emessa nella mattinata da Rfi: “Dalle ore 7:45 nel nodo di Firenze la circolazione ferroviaria è sospesa in prossimità di Firenze S. Maria Novella per la presenza di persone non autorizzate in prossimità dei binari che comporta l’obbligo di arresto di tutti i treni nel tratto interessato. È in corso un intervento da parte delle Forze dell’Ordine per garantire la ripresa del traffico ferroviario”.
Il traffico è ripreso regolare solo dopo le 9, dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine. Un uomo è stato fermato dalla Polfer. “A causa di una persona in prossimità dei binari, attualmente fermata a Firenze Statuto, la circolazione nel nodo di Firenze è stata fortemente rallentata dalle 7.50 alle 8.55 per disposizioni della Polfer. Sono stati coinvolti i treni ad Alta Velocità ed i Regionali in transito dal nodo di Firenze con ritardi fino a 60 minuti”, è la nota finale di RFI.
In merito a quanto accaduto stamattina, il Movimento Consumatori Toscana commenta: “Trenitalia ha deciso di scioperare in modo del tutto arbitrario anche oggi, con la soppressione del treno 18744 delle ore 8.34 con partenza da Figline Valdarno.
I pendolari della linea Arezzo – Firenze sono spesso penalizzati dall’organizzazione aziendale, con la responsabilità anche della Regione Toscana. L’assessore regionale competente non si pronuncia, legittimando di fatto questi accadimenti“.
“Ai disagi odierni si aggiungono anche le interruzioni del servizio per la presenza continua di persone non autorizzate sui binari. Infatti, anche oggi il treno delle 8.09 con partenza da Figline Valdarno ha interrotto la sua corsa a Pontassieve che è continuata su un altro treno. È un problema di ordine pubblico su cui occorre lavorare perché non è possibile che persone estranee possano causare questi enormi disagi. I vertici di Trenitalia assieme alla Regione e allo Stato lavorino per contrastare questo fenomeno prevenendolo con controlli accurati atti a disincentivare tali comportamenti. Se necessario si aggiungano pene più severe”, conclude il Movimento Consumatori Toscana.