Sciopero dei lavoratori toscani del tessile lunedì 21 novembre per il rinnovo del Contratto nazionale: sono 40mila gli addetti in Toscana, centinaia in Valdarno. Otto ore di astensione dal lavoro indette da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e UilTec
Uno sciopero di 8 ore dei lavoratori della industria tessile e abbigliamento di tutta la Toscana, per il rinnovo del contratto di lavoro indetto da Filtcem-Cgil, Femca-Cisl e UilTec regionali. Riguarderà dunque anche gli addetti del comparto moda in Valdarno, centinaia di persone impiegate soprattutto in tessile e pelletteria.
"A distanza di sei mesi dalla scadenza del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, la trattativa si è interrotta – spiegano i sindacati – a causa dell’indisponibilità delle controparti a rivedere l’impostazione sul modello di individuazione ed erogazione degli incrementi salariali. I rappresentanti dei datori di lavoro propongono infatti di non riconoscere salario certo nei prossimi tre anni, e di impedire il miglioramento del sistema di inquadramento, di ridurre indennità di malattia e ore di ferie, di rendere obbligatorio il lavoro straordinario e di comprimere diritti e ruolo negoziale delle Organizzazioni Sindacali territoriali e delle Rsu".
L'iniziativa delle lavoratrici e dei lavoratori della Toscana si inserisce nel quadro più generale di proteste e mobilitazioni in atto nell'intero paese, che riguarda gli oltre 400mila addetti, di cui circa 40mila in Toscana, delle aziende del tessile e dell'abbigliamento.
