19, Maggio, 2024

Locali notturni, la proposta di M5S: “Serve un regolamento comunale per disciplinare clienti ed esercenti”

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“Dopo il perdono, i locali notturni si trasferiscono nel centro storico e ogni anno aumentano disagi e degrado”, spiega il consigliere 5 Stelle Marco Bonaccini. “Ora è giunto il momento di redigere un regolamento comunale per la vita notturna”. Presentata una mozione

Un regolamento comunale per disciplinare la vita notturna, il comportamento dei clienti e quello degli esercenti. La proposta arriva da Marco Bonaccini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Terranuova. Una possibile soluzione a disagi che, spiega Bonaccini, si ripetono ogni anno.

"Dopo il perdono di Terranuova, i locali notturni si trasferiscono nel centro storico e non vogliamo assolutamente che si ripeta la stessa storia a cui siamo costretti ad assistere ogni anno", commenta il consigliere. "Per questo abbiamo presentato una mozione. In questi anni di attivismo abbiamo studiato da vicino il caso relativo alla vita notturna terranuovese con incontri coi gestori, coi cittadini e ai dibattiti pubblici organizzati dall’amministrazione".

"Le conseguenze dell’apertura dei locali del centro storico sono note a tutti: assistiamo ogni anno ad un incremento dell'affollamento nelle ore serali e notturne per le vie del centro e all'aumento indiscriminato sia di disagi per la cittadinanza che di situazioni di degrado urbano". Secondo il capogruppo pentastellato, "con il passare del tempo l’amministrazione comunale non è stata in grado di fornire soluzioni adeguate a tutte le problematiche che comporta una intensa vita notturna. Le risposte concesse si sono spesso limitate alla realizzazione di progetti finalizzati alla sensibilizzazione su problematiche come abuso di alcol, stupefacenti o disagio sociale. Risposte effettivamente concrete che per adesso non hanno risolto il problema".
 
Da qui la porposta di Bonaccini: "Ora è giunto il momento che il consiglio comunale e la giunta redigano un regolamento comunale, ad oggi assente, che disciplini sia i comportamenti dei clienti che degli esercenti. Non è assolutamente da sottovalutare un centro storico effettivamente attivo, come pochi in Valdarno, dove resta di fondamentale importanza tutelare e favorire l’aggregazione sociale, la divulgazione di attività come la musica, la letteratura e quant'altro di interesse culturale. Non ultimo e trascurabile è anche l'aspetto economico della questione, sia in termini di posti di lavoro che di opportunità private". 
 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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