07, Luglio, 2024

Liberazione di Montevarchi, 72 anni fa: domani la commemorazione, anche dell’Eccidio di Borro al Quercio

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Tra il 19 e il 24 luglio del 1944 furono liberate Montevarchi e Levane. Ma il 19 luglio, nell’Eccidio di Borro al Quercio, morirono tre vigili del fuoco: Amerigo Centi, Libero Baldi, Consalvo Righeschi. Da domani le commemorazioni

Si svolgeranno a partire da domani, le cerimonie per ricordare la Liberazione di Montevarchi e di Levane, avvenute a distanza di cinque giorni l'una dall'altra, tra il 19 e il 24 luglio del 1944. Furono giorni segnati non solo dal passaggio del fronte, ma anche dall’Eccidio del Borro al Quercio, dove trovarono la morte tre vigili del fuoco.

La cerimonia di domani si aprirà alle 18 con la celebrazione della Santa Messa presso la Caserma dei Vigili del Fuoco, e con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide posta all’interno della caserma e al Cippo del Borro al Quercio. A Levane, invece, la commemorazione si svolgerà domenica 24 luglio con la messa alle 10,30 nella Chiesa di San Martino e a seguire l’omaggio e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei Caduti posto in piazza della Fiera.

La Liberazione di Montevarchi, il 19 luglio del 1944, fu preceduta da cruente rappresaglie, da parte dei movimenti dei reparti tedeschi che operarono nella valle dell’Arno per rallentare l’avanzata anglo-americana. Scontri e battaglie, come quella di Ricasoli, lasciarono danni ingenti a gran parte del patrimonio pubblico. Bombardamenti avevano colpito in modo cruento Levane, i tedeschi in ritirata avevano minato e distrutto i ponti che attraversavano il torrente Dogana, il palazzo littorio era stato danneggiato e anche l'obelisco dedicato a Garibaldi fu colpito dalle schegge. 

Nel giorno della Liberazione, proprio il 19 luglio, tre vigili del fuoco che lavoravano a Montevarchi trovarono la morte proprio per mano dell’oppressore in fuga. Amerigo Centi, Libero Baldi, Consalvo Righeschi erano intenti a sabotare un camion che era stato requisito dai tedeschi, quando furono scoperti dai nazifascisti. Furono catturati e senza alcun processo condotti in località Borro al Quercio, nella zona al confine tra i comuni di Montevarchi e San Giovanni. Lì furono fucilati ed i loro corpi gettati nel torrente, dove furono recuperati solo molto tempo dopo. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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