25, Dicembre, 2024

Legalizzazione della cannabis, rinviata a settembre la discussione parlamentare. Firme a sostegno anche in Valdarno

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Iniziata e rimandata a settembre la discussione sulla proposta di legge 3235 “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”. In Toscana i Giovani Democratici hanno lanciato un appello che ha già più di 200 firme: fra queste, quella di Enzo Brogi, dei sindaci di San Giovanni e Cavriglia, della deputata Pd Elisa Simoni

Tornerà in discussione a settembre, la proposta di legge n°3235. Quella che è dedicata alle “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”, e la cui discussione, poi sospesa dopo alcune ore, è iniziata il 25 luglio scorso in Parlamento. Sostenuto da circa 200 deputati, il disegno di legge ha scatenato fin da subito un duro dibattito, e vanta già quasi 2mila emendamenti. 

La proposta di legge affronta diversi aspetti in merito al possesso e alla coltivazione delle droghe leggere: se approvata in questa forma, ad esempio, renderebbe legale possedere fino a 15 grammi di marijuana a casa e fino 5 fuori, e anche coltivare fino a cinque piante di cannabis. Previsti anche negozi autorizzati a vendere marijuana per scopi ricreativi, e una tassazione sul prodotto come quella in vigore sul tabacco. Un capitolo è dedicato a semplificare le procedure per la prescrizione medica. Non si modificano, invece, le norme già in vigore che fissano le pene per lo spaccio e per la guida sotto l'uso di sostanze stupefacenti. 

La Toscana, prima regione in Italia, ha già introdotto, in tempi recenti, una specifica legge per l'uso della cannabis a scopo terapeutico. E proprio dalla Toscana i Giovani Democratici hanno lanciato in questi giorni un appello a esponenti del Pd, rappresentanti delle istituzioni, associazioni ed esponenti della società civile, per sostenere la proposta di legge."Legalizzare non vuol dire liberalizzare – spiegano – ma regolamentare una volta per tutte l’utilizzo e il possesso della cannabis. Una decisione che andrebbe verso una responsabilizzazione delle persone e aprirebbe la strada ad un percorso di civiltà. Consideriamo necessario e urgente evitare che il proibizionismo moltiplichi l’uso illegale diffondendo criminalità ed evasione fiscale in un pericoloso e continuo intreccio tra giovani e realtà malavitose. Sappiamo che il divieto di usare droghe leggere non serve a ridurne il consumo, anzi, lo stimola, perché spinge alla trasgressione". 

Tra i primi firmatari di questo appello, c'è il valdarnese Enzo Brogi, che è stato promotore della legge toscana sulla cannabis terapeutica e attualmente è Consigliere per i diritti della Presidenza della Regione Toscana. Non è il solo valdarnese: scorrendo la lista (qui) si incontrano anche i nomi della deputata figlinese del Pd Elisa Simoni, del sindaco di Cavriglia Leonardo Degli Innocenti o Sanni, del suo collega di San Giovanni Maurizio Viligiardi, dell'assessore di Terranuova Caterina Barbuti

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati