23, Novembre, 2024

Le tipicità valdarnesi sbarcano nel Regno Unito, protagoniste al Mercato Metropolitano di Londra

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Ribollita, pappa al pomodoro, olio del Pratomagno e molto altro dal 24 settembre nel centro della capitale inglese: a promuovere i prodotti locali a Londra sarà la cooperativa sociale Betadue

I prodotti tipici del Valdarno, del Pratomagno ma anche del Casentino arrivano a Londra: sarà Betadue, la Cooperativa sociale di tipo B per gli inserimenti lavorativi delle persone svantaggiate, che con il suo marchio nel settore alimentare Tuttigiorni sarà presente all’edizione 2018 del Mercato Metropolitano di Londra che si aprirà lunedì prossimo, 24 settembre

“Porteremo una selezione della migliore cucina di una parte di Toscana: Firenze e Arezzo ma anche Valdarno e Casentino – spiega Simone Cipolli di Betadue – lasagne, pappa al pomodoro, tortelli alla lastra del Casentino. Dal giovedì alla domenica offriremo anche altri piatti, uno diverso al giorno: ribollita, pici all’anatra, ravioli. Non mancheranno il vino e l’olio: vino bianco dell’Azienda Agricola Baldi e l’olio dell’associazione produttori del Pratomagno. I tortelli saranno quelli fatti a Corezzo in collaborazione con la Proloco".

Il Mercato Metropolitano di Londra ha avuto 2 milioni di visitatori nel 2017 ed è un’iniziativa che punta a valorizzare in modo particolare le produzioni artigianali, locali e a chilometro zero. “Betadue – ricorda il Presidente Gabriele Mecheri – ha da tempo allargato le sue attività anche all’agricoltura e alla piccola produzione alimentare. Abbiamo attivato un orto sociale in collaborazione con la Snam, valorizziamo le esperienze nel settore agricolo della cooperazione di tipo B. Infine abbiamo creato un marchio di prodotti alimentari a chilometri zero con il quale saremo presenti a Londra. Tutto questo nella convinzione che il settore agricolo e alimentare possa rappresentare una doppia opportunità: da una parte il potenziamento e la qualificazione degli inserimenti lavorativi e dall’altra la valorizzazione dei produttori locali, che spesso hanno difficoltà a trovare un mercato che possa rappresentare lo sbocco alle loro produzioni”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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