16, Novembre, 2024

Le radici di Figline e del Valdarno riportate alla luce dagli scavi archeologici: reperti in mostra al Pretorio

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Il 7 ottobre sarà aperta la seconda parte dell’esposizione “Tracce di Archeologia invisibile nel Valdarno superiore”, con i reperti etruschi dello scavo della Rotta a Figline e non solo. L’ambizioso obiettivo è di creare, in futuro, un Museo del Territorio

Riscoprire le radici storiche del Valdarno e di Figline e farle conoscere ai cittadini, attraverso i numerosi reperti che sono venuti alla luce, negli ultimi venti anni, dallo scavo archeologico della Rotta e non solo. È questo l'obbiettivo di “Tracce di Archeologia invisibile nel Valdarno superiore”, un percorso costruito per avvicinare il visitatore all’archeologia, che domenica 7 ottobre entrerà nella sua seconda fase con l'inaugurazione, alle 17,30 al Palazzo Pretorio di Figline, della mostra espositiva. Taglio del nastro alla presenza della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio e grazie alla collaborazione di Comune, ArcheoClub Valdarno Superiore, Le Ceramiche e Banca BCC.

Se nella prima fase della mostra, che era dedicata principalmente agli scavi della Rotta e allestita da maggio, erano esposte riproduzioni di reperti e pannelli realizzati da adulti e bambini durante vari laboratori sul territorio, questa volta, invece, in vetrina ci saranno vasi e manufatti vari, tra cui strumenti preistorici, ceramiche e decorazioni etrusche e romane, oggetti di uso quotidiano: tutto materiale, anche di particolare interesse, che oggi è custodito nella sede dell’ArcheoClub Valdarno e che, dopo 20 anni, sarà per la prima volta a disposizione del pubblico, corredato di pannellature esplicative in più lingue. Come sempre, l’ingresso sarà gratuito.

 

“Scoprire un sito archeologico sul proprio territorio è sempre motivo di sorpresa e di orgoglio – ha detto l’assessore alla Cultura, Lorenzo Tilli – non tutti sanno che quest’anno ricorrono i 20 anni dall'apertura degli scavi della Rotta, e che lì sono stati ritrovati oggetti di uso quotidiano, maioliche, ceramiche e reperti di vario tipo. Da qui l’idea, messa a punto e realizzata insieme all’associazione ArcheoClub Valdarno Superiore, di comprendere l’archeologia in generale e i ritrovamenti locali in particolare, attraverso una ‘mostra a due fasi’ a cui invitiamo tutti i cittadini”.

"Una esposizione di grande pregio – ha aggiunto Spartaco Sottili, di ArcheoClub – che comprenderà non soltanto i reperti della Rotta ma anche altri ritrovamenti avvenuti in Valdarno. Con l'obbiettivo che tutto questo finisca, in un futuro che ci auguriamo abbastanza prossimo, in un vero e proprio Museo del Territorio". 

 

 

Le aperture sono nel weekend e nei festivi, con possibilità di prenotazione in altri giorni per visite di scuole e gruppi. Info su www.fiv-eventi.it.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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