I temi caldi per il futuro del Valdarno al centro della riunione del comitato di zona di Confartigianato Imprese Arezzo, che si è tenuta a Montevarchi nei giorni scorsi. L’Assemblea, che raccoglie tutti i presidenti e i vicepresidenti dei comitati comunali e intercomunali, ha riflettuto sulle azioni intraprese nella seconda parte del 2025 e analizzato gli obiettivi futuri, dedicando un focus al lavoro di confronto istituzionale che ha caratterizzato l’attività associativa negli ultimi due mesi. Un impegno realizzato di concerto con le altre categorie economiche per cercare di far fronte alle criticità che l’attuale congiuntura economica ha generato.
In primo luogo la crisi della moda, che in Valdarno riguarda un tessuto produttivo ampio, in quanto il 60% delle imprese di vari ambiti, lavorano più o meno direttamente con la moda. “La fase che attraversano le imprese del Valdarno è delicata – spiega il Presidente di zona Yuri Menicalli – per questo, in sintonia con il Comitato delle Categorie Economiche del Valdarno, abbiamo lavorato fianco a fianco con i sindaci, con le istituzioni regionali e con i Ministeri competenti, per cercare di interagire con i referenti che possano trovare soluzioni concrete per le aziende. Al momento attendiamo alcune risposte operative ma il dialogo è costante, non smetteremo di insistere per far valere le necessità delle imprese”.
Altro tema su cui è stato avviato un confronto formale è quello relativo ai ritardi sui lavori della bretella Le coste-Valdarno e alle difficoltà emerse per ciò che riguarda il depuratore di San Giovani.
“La realizzazione del secondo lotto della Bretella è ancora in capo ad Autostrade – sottolinea Menicalli – per questa ragione, su proposta del Sindaco di Terranuova Sergio Chienni, sostenuta con convinzione dal Comitato delle Categorie Economiche, è stata avviata un’iniziativa congiunta con la Regione Toscana per richiedere che anche questo intervento possa essere affidato alla Regione, in modo da accelerare i tempi e rendere operativa una variante viaria che il Valdarno aspetta da troppo tempo e che limita lo sviluppo delle imprese del territorio. Per quanto riguarda la Sicurezza in Valdarno, e il problema del depuratore, Confartigianato si è adoperata, in piena sintonia con le istituzioni territoriali e le altre Associazioni datoriali, per trovare soluzioni e sinergie che poterssero creare condizioni di sviluppo per il benessere e la crescita delle imprese e dei cittadini del territorio“.
L’altro fondamentale tema che preoccupa le imprese e su cui Confartigianato Valdarno ha deciso di continuare ad investire in progetti specifici è quello dell’interazione tra scuole e aziende. “Non smetteremo di impegnarci – conclude Menicalli – per favorire l’interazione tra mondo scolastico e imprese, con l’intento di accorciare il più possibile la forbice che divide la formazione dal mondo del lavoro. Nei prossimi mesi metteremo nero su bianco le esigenze del mondo del lavoro della vallata per trasformarle in attività di promozione rivolte ai giovani del territorio. In sintesi, la volontà emersa è quella di proseguire nell’impegno con gli istituti scolastici e di lavorare di concerto con le istituzioni e le altre associazioni datoriali sui temi che stanno a cuore al Valdarno e che ancora non hanno trovato definitiva soluzione”.