08, Dicembre, 2024

“La Vita Nova”, stagione teatrale tra grandi nomi e compagnie del territorio. Al via il 5 dicembre

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Il programma, oltre agli eventi promossi insieme a “Fondazione Toscana Spettacolo”, prevede la rassegna “Materiali in scena”, con grandi nomi alternati a compagnie teatrali del territorio, “L’Urgenza del Vernacolo”, “Il Teatro di Fiabe” e “Il Teatro di frazione” con protagoniste le compagnie ultra locali

"La Vita Nova": inizierà il 5 dicembre e si concluderà il 30 aprile la stagione al Teatro comunale di Cavriglia. Il programma promosso dall'amministrazione comunale, completamente rinnovato, oltre agli eventi della “Fondazione Toscana Spettacolo”, prevede altri progetti, realizzati in collaborazione con Materiali sonori e Caterina Meniconi, come la rassegna “Materiali in scena”, con grandi nomi alternati a compagnie teatrali del territorio”, “L'Urgenza del Vernacolo”, “Il Teatro di Fiabe” e “Il Teatro di frazione” con protagoniste le compagnie ultra locali.

Ad aprire la stagione sarà l'esibizione della “Banda Improvvisa” il 5 dicembre alle 21.30, con lo spettacolo "Storie di Toscana". Il 18 dicembre alle 21.30 in programma “Scoop!”, lo spettacolo di Katia Beni ed Anna Meacci mentre il 27 dicembre alle 17.30 si terrà lo spettacolo per bambini e ragazzi durante le Feste Natalizie con L'Incantesimo degli Gnomi di Enzo Cozzolino. (Il programma completo è sul sito del Comune di Cavriglia)

Una delle novità della stagione è “L'Urgenza del Vernacolo”, concentrata nel mese di maggio: si tratta dell'esibizione di compagnia ultra locali che rievocheranno l'antica tradizione orale fiorentina di cui, col passare degli anni, molti vocaboli sono scomparsi dalla lingua comunemente parlata dai giovani. Non mancheranno poi teatro per bambini, corsi teatrali in programma ed esposizioni d'arte.

“Crediamo che nonostante le forti difficoltà del momento storico che stiamo attraversando sia indispensabile continuare a legare la nostra comunità ad un rapporto fecondo ed il più possibile indissolubile con il mondo della cultura – ha spiegato il Vicesindaco Filippo Boni -. E il teatro, della cultura a Cavriglia, ne è senz'altro il sangue ed il cuore nello stesso momento. Abbiamo lavorato tanto ed a lungo a questa stagione rinnovata, con l'intento di arricchire il cartellone di eventi e progetti che proponiamo grazie all'adesione di nomi di fama nazionale, senza dimenticare allo stesso tempo le varie Compagnie Teatrali del nostro territorio che quest'anno saranno valorizzate grazie alla collaborazione con Materiali Sonori e con Caterina Meniconi. Si alterneranno quindi spettacoli di elevato spessore a commedie, musical a monologhi, senza dimenticare i giovani, i bambini, senza dimenticare il pubblico affezionato oltre all'arte, che sarà protagonista già del 5 dicembre nel Foyer grazie alle foto dei Fotoamatori I Truschi, alle opere dell'artista Armeno Avetis Vighen e di Giuliano Monechi. Il teatro, scriveva Eduardo De Filippo, non è altro che il disperato sforzo di un uomo di dare un senso alla vita; ebbene anche per noi a Cavriglia è proprio così. Vogliamo osservare tramite quest'occhio la nostra complessa realtà da un'angolatura diversa, speriamo che la nostra gente possa apprezzarlo, magari chissà, provando ad infondere davvero un senso diverso a questa vita”.

“Abbiamo accolto, come Materiali Sonori – ha affermato Giampiero Bigazzi -, la proposta di allestire una rassegna di teatro e musica nel bel teatro comunale di Cavriglia. Raccoglieremo quindi l’impostazione che negli anni è stata data agli spazi dedicati alla produzione culturale che viene dal territorio valdarnese. Ma non ci limiteremo a questo: l’idea è di allargare il concetto stesso di “territorio”, ospitando da una parte le eccellenze di una zona ricca di produzione teatrale, musicale e visiva, ma accogliendo anche proposte che sono legate ad “altri” territori, storie che raccontano il lavoro culturale e la vita di una umanità oggi sempre più inquieta ma che vuole resistere. Proposte che guardano al mondo. E poi fare del teatro un luogo in qualche modo multimediale e aperto. Come diceva Edoardo un teatro non è fatto dai muri (che già di questi tempi è una bella ricchezza, avere comunque un teatro a disposizione di cittadini e operatori), ma dalle cose che vengono presentate, dall’idea di vivo laboratorio, dal pubblico. “Materiali in scena” parte da queste premesse: è una bella responsabilità, ma – insieme al Comune di Cavriglia – ci proveremo…”

 

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