La società è in liquidazione (da anni), la Città Metropolitana ha ereditato delle quote dalla ex Provincia di Firenze. I consiglieri Riccardo Lazzerini e Matteo Palanti del gruppo “L’altra Città” chiedono di trovare soluzioni nel segno della trasparenza
"Sulla vicenda della Valdarno Sviluppo si è passati dalla collaborazione con le Istituzioni al completo abbandono di quest'ultime": sono parole dei consiglieri metropolitani Riccardo Lazzerini e Matteo Palanti, del gruppo 'L'Altra Città', che in una comunicazione al consiglio della Metrocittà di Firenze hanno chiesto di trovare a una soluzione a questa intricata vicenda.
La Valdarno Sviluppo, ex partecipata di comuni e province, è in liquidazion da anni, senza compratori. "E così – commentano i consiglieri – si contano due milioni e mezzo di euro per cablaggi di fatto abbandonati tra l'ex provincia di Firenze e quella di Arezzo, mentre la Città Metropolitana, subentrata alla vecchia Provincia, sembra essersi un po' dimenticata della vicenda. Gli enti pubblici, che avevano quote, sembrano essersi dileguati: sono usciti senza rivendicare la quota versata, ma abbandonando al debito chi è rimasto".
Una vicenda complessa, per la quale però Lazzerini e Palanti invitano a trovare vie d'uscita nella massima trasparenza. "Intanto aumentano i 'contenziosi' e non i 'concordati' necessari per chiudere l'ennesima triste vicenda all'italiana. I curatori della Valdarno Sviluppo vorrebbero chiudere con un concordato la società ma devono tamponare la situazione a forza di contenziosi".
"Non possiamo pensare – concludono Lazzerini e Palanti – che queste vicende spariscano sotto il tappeto come polvere indesiderata. Si tratta di milioni di euro volati dalla finestra senza una minima spiegazione plausibile. Ci vogliono chiarezza e prospettiva".