24, Novembre, 2024

La storia del Valdarno riapre le porte: inaugurati il Museo Paleontologico e la sede dell’Accademia del Poggio

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Giorno di festa a Montevarchi per il taglio del nastro all’ex convento di San Lodovico a Cennano. “Una perla del Valdarno e di tutta la Toscana”, commenta il sindaco Grasso. “Ecco l’alfa e l’omega di un Valdarno qui interamente conoscibile”, annuncia il presidente dell’Accademia, Franek Sznura

Due secoli della cultura storica, umanistica e scientifica del Valdarno, insieme a milioni di anni dell'evoluzione del territorio e dell'uomo: l'Accademia Valdarnese del Poggio e il Museo Paleontologico riaprono insieme, come fossero "alfa e omega di un Valdarno che qui si fa interamente conoscibile e comprensibile". 

Sono le parole di Franek Sznura, presidente dell'Accademia, a inquadrare la portata dell'inaugurazione che, a Montevarchi, all'interno dell'ex Convento di San Lodovico, ha restituito alla città le sue due perle, dopo sei anni di lavori. Lavori difficili, frenati a più riprese, ma finalmente conclusi. 

La presentazione è occasione di ringraziamenti e soddisfazioni. A partire da quelli del sindaco, Francesco Maria Grasso, che si fa affiancare dai colleghi sindaci del Valdarno. "Perché questo è patrimonio di tutto il Valdarno, ma di tutta la Toscana e della cultura nazionale", sottolinea. 
 

Poi prende la parola Franek Sznura, un intervento lungo ed appassionato che racconta non solo i lavori, ma soprattutto l'attaccamento a questo patrimonio culturale che ora, finalmente, è di nuovo di tutti. "Qui abbiamo lavorato come squadra, perché per ogni euro di denaro pubblico speso, ce n'è altrettanto in energie e lavoro volontario: da parte di così tante persone che è impossibile nominarli tutti", sottolinea il presidente dell'Accademia. 
 

Infine, l'architetto Francesco Papa, direttore dei lavori, che commosso ringrazia tutti quelli che hanno lavorato in questi anni affinché il Museo e l'Accademia potessero tornare ad avere una sede, più grande e più bella di prima. Un lungo applauso chiude la presentazione, e accompagna tutti al taglio del nastro, all'ingresso del Chiostro. 

Dopo l'inaugurazione, le prime visite ufficiali all'interno dei nuovi spazi: che accolgono i visitatori in una veste completamente rinnovata: "Ringiovanita senza però voler essere eccessiva", puntualizza Sznura. E l'effetto finale è quello di un museo che rinasce, all'interno di locali ristrutturati senza stravolgerne la natura, l'anima. Con specchi e vetri che ingrandiscono gli spazi, giochi prospettici, allestimenti del tutto originali. Un museo che si prepara ad accogliere i visitatori, d'ora in poi: e ad attenderli ci sarà, proprio all'ingresso, Gastone, il mammut diventato il simbolo del museo Paleontologico. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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