Finanziamento in tre annualità dal 2019 al 2021. Gara d’appalto nel maggio di quest’anno, collaudo nel giugno 2021
La Regione Toscana, sulla scia del Documento Operativo di Difesa del Suolo, ha accolto la richiesta di finanziamento da parte dell'Amministrazione comunale di San Giovanni e del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno: verrà quindi erogato 1.079.388 euro per la sistemazione idraulica dell'Arno, nel tratto che attraversa la città. Il denaro arriverà in tre annualità: 431.827,51 euro nel 2019, 431.827,51 nel 2020 e 215.913,76 nel 2021. La gara d'appalto è prevista il 31 maggio di quest'anno, il collaudo il 30 giugno 2021.
Grande la soddisfazione del sindaco Maurizio Viligiardi e del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che è riuscito ad elaborare il progetto definitivo di entrambi i lotti dell’intervento in tempo per ricevere il finanziamento da investire nella difesa idrogeologica.
“L’attenzione e la sensibilità mostrata in questi anni dal Presidente Rossi e dalla sua giunta per la sistemazione idraulica dei corsi d’acqua e la difesa del suolo ci ha permesso di raggiungere risultati positivi in termini di prevenzione del rischio. L’intervento sull’Arno è un altro tassello che contribuirà alla messa in sicurezza di un territorio fortemente urbanizzato, su cui insistono infrastrutture strategiche per la città di San Giovanni Valdarno e tutta la vallata”, spiegano Comune e Consorzio, in attesa dell’incontro con la Regione per definire modalità e tempi dell’assegnazione delle risorse.
Il progetto
"L’obiettivo del progetto è frenare l’erosione in destra idraulica, con una protezione spondale realizzata con una scogliera a muro in massi ciclopici, che si svilupperà per circa 700 metri, dall’immissione del borro delle Ville fino al ponte Pertini e la cui presenza sarà mitigata con piantumazione di cespugli che serviranno a stabilizzare la sponda oltre che a rendere più gradevole l’effetto complessivo. Il materiale di riempimento della scogliera e quello necessario per le opere accessorie sarà ricavato direttamente dall’alveo dell’Arno. Tra i due ponti, la sistemazione fluviale sarà completata con una rettifica dell’alveo di magra del fiume che avrà larghezza variabile dai 30 ai 40 metri, da cui saranno asportati arbusti e ceppaie. Per rallentare la forza erosiva dell’acqua, infine, è previsto l’inserimento di altre opere idrauliche: 5 pennelli trasversali che distano circa 100 metri l’uno dall’altro, la cui funzione è quella di consolidare la sponda interessata dalla scogliera".
Adesso restano da reperire le risorse per realizzare la seconda parte del progetto, quella che prevede la manutenzione straordinaria delle pile portanti del ponte Ipazia di Alessandria.