L’azienda terranuovese che opera nel settore delle energie rinnovabili chiede l’apertura delle procedure per la messa in mobilità di 44 dipendenti sui 621 in organico. Giovedì ulteriore incontro con i sindacati
Power One Italy spa, sede italiana della multinazionale leader nel settore delle energie rinnovabili e degli inverter fotovoltaici acquisita nell'aprile 2013 per un miliardo di dollari da ABB, ha richiesto la procedura di messa in mobilità per 44 dipendenti sui 620 in organico. I sindacati intervengono: richiesto per giovedì un ulteriore incontro con l'azienda.
Le motivazioni di Power One sono da ricercare nella diminuzione dei ricavi a causa della crisi, della recessione nel settore del fotovoltaico, di nuovi competitor asiatici. Si parla di perdite nel 2013 e 2014 di oltre 50 milioni di euro. Per questo la società ha annunciato le necessità di rivedere l'organico attraverso la mobilità.
Dal canto loro Cgil, Cisl e Uil intendono ridurre il numero degli esuberi, oggi 44 pari al 7% dei dipendenti, e di creare le condizioni per mantenere i livelli occupazionali ottimali nel futuro.
Nell'incontro di giovedì i sindacati hanno richiesti a Power One documenti e dati precisi per poter prendere decisioni opportune per rilanciare lo stabilimento terranuovese.