24, Dicembre, 2024

La manutenzione dei giardini? Ci pensano le persone in carico ai servizi sociali

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L’idea è del comune di Rignano, contenuto in un progetto chiamato “Ci sono anch’io”. In pratica, i cittadini che sono beneficiari di contributi economici diretti e indiretti saranno coinvolti in attività di decoro urbano. “Per evitare che i disagi economici si trasformino in disagi sociali”

Saranno i cittadini in carico ai servizi sociali, a Rignano, ad occuparsi della manutenzione dei giardini e di piccoli interventi di decoro urbano. Un'idea del comune, innovativa nella sua forma, che punta a coinvolgere i cittadini che beneficiano di contributi economici comunali, sia diretti che indiretti, nella vita della comunità. 

Il progetto si chiama "Ci sono anch'io" ed è dedicato ai cittadini che si rivolgono ai servizi sociali in maniera continuativa, e che sono beneficiari di contributi economici diretti e indiretti. Sarà cura del servizio sociale individuare quei soggetti in carico che possono essere coinvolti in attività a beneficio di tutta la collettività in generale e più specificatamente al decoro urbano.

"Si tratta – spiega l'amministrazione comunale – di costruire un percorso formativo ed educativo che porti ad una maggiore consapevolezza delle necessità di cura dell'ambiente e del territorio in cui si vive e quindi a una condivisione dei problemi e delle soluzioni. La logica dello "scambio" prevede che, a fronte degli aiuti ricevuti dal Comune, il cittadino "offra" il proprio tempo da dedicare ad aiuti a vantaggio di tutta la collettività".

"L'obiettivo è quello di evitare che i disagi economici si trasformino in disagi sociali", spiegano dal comune di Rignano. Una specie di circuito virtuoso, in cui la comunità diviene più accogliente e solidale. E i benefici sono per entrambi: "Oltre alle ricadute positive in termini collettivi, l'esecuzione dei servizi di manutenzione effettuati volontariamente dal cittadino che beneficia dei contributi, comportano indubbiamente una riduzione del costo dei servizi che altrimenti avremmo dovuto affidare a terzi e quindi interamente a carico del bilancio comunale".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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