13, Novembre, 2024

La delusione di Paolo Ricci nell’analisi post-voto: “Incapaci di intercettare il desiderio di forte cambiamento locale”

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Il candidato sconfitto al ballottaggio aggiunge: “Ha pesato anche il caos generato dall’atteggiamento di Grasso, non è stato possibile recuperare il disorientamento dell’elettorato”. E dai banchi dell’opposizione promette: “Lavorerò ancora per un progetto di un centrosinistra unito, in cui continuo a credere”

È una sconfitta netta, con una differenza di oltre 1700 voti, quella di Paolo Ricci. "Mi sento ampiamente deluso, per questo risultato", commenta il giorno dopo il candidato della coalizione di centrosinistra. "Ho già riconosciuto la vittoria di Silvia Chiassai e le ho fatto i miei complimenti: ora siederò sui banchi dell'opposizione e ci confronteremo lì". 

Ma a poche ore dall'esito delle urne, c'è anche una analisi del voto ancora a caldo. "Noi abbiamo preso circa 700 voti più che al primo turno, la Chiassai duemila in più: c'è stata un'ondata verso il centrodestra non arginabile. Evidentemente, il nostro progetto politico non è risultato maggioritario, non è arrivato ai cittadini". 

Perché? Ricci propone almeno tre motivi. "Il primo, è che il vento, già a livello nazionale, non era favorevole. Un trend di disaffezione verso il governo centrale che non ci ha aiutato affatto. Poi, la dimensione locale della sconfitta: Montevarchi ha dimostrato una voglia di cambiamento radicale, i cittadini hanno voluto coscientemente penalizzare chi ha governato finora la città, e la nostra coalizione ne ha fatto le spese. Quel desiderio di rinnovamento è stato intercettato meglio dal centrodestra".

Infine, c'è anche il caos post-primarie. "Il terzo elemento che ci ha penalizzati è stato l'atteggiamento di Grasso, che dalle primarie in poi ha creato un disorientamento nell'elettorato di centrosinistra che non è stato recuperabile. Non è una questione di colpe, semplicemente ne va preso atto: si è guastata un'immagine che le primarie, con il loro senso di trasparenza e rinnovamento, avrebbero invece presentato in maniera positiva".

Quelle primarie, le rifarebbe di nuovo? "Io sì, perché continuo a credere in un progetto di riunificazione del centrosinistra a cui cercherò di contribuire in maniera concreta nei prossimi cinque anni, ripartendo dai giovani. Certo, quelle primarie hanno in realtà deflagrato il centrosinistra, ma questo non toglie che fossero uno strumento ideale per provarci". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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