17, Novembre, 2024

La ciclofficina festeggia il primo compleanno: così le vecchie bici tornano a nuova vita. Grande successo per il progetto nato un anno fa

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Un progetto che unisce persone di tutte le età e di tutte le culture. Sabato una pedalata per festeggiare il primo compleanno dell’officina aperta al centro sociale “Il Giardino”. Presente anche l’amministrazione comunale. Consegnata la tessera onoraria a Graziano che ha trasmesso in questi mesi le sue competenze

La bicicletta come mezzo di trasporto non solo sostenibile ma anche eterno, con un alto valore sociale. Un anno fa, a Figline, Fiab Valdarnoinbici ha aperto la ciclofficina del Valdarno, dove riparare e recuperare biciclette vecchie. Numerosi i rottami che sono tornati a nuova vita. Sabato i protagonisti di questa bella realtà hanno festeggiato al Centro Sociale ‘Il Giardino’  il primo compleanno della Ciclofficina. 

"La Ciclofficina – spiega il presidente di Fiab Valdarnoinbici, Daniele Del Priore – è un luogo di socialità,  dove cittadini e cittadine possono incontrarsi per imparare l’arte di aggiustarsi  la bici con la guida di persone esperte e la disponibilità degli  attrezzi necessari".

"Ma alla Ciclofficina non ci si occupa soltanto del recupero di vecchie bici: è un luogo dove si recuperano relazioni tra persone – di Figline e Incisa, di provenienze diverse, di generazioni diverse – si recupera la dimensione del lavorare insieme, si recupera l’idea di una mobilità diversa, più dolce e sostenibile. Sono tutte dimensioni che hanno bisogno di tempo per esprimersi pienamente e il fatto che siamo arrivati a festeggiare il primo anno di attività è molto significativo, perché abbiamo dato continuità al progetto: la Ciclofficina è infatti aperta tutti i martedì dalle 17.00 alle 19.00 " scrive sempre il presidente.

Alla festa, aperta da una bella pedalata collettiva, hanno partecipato la presidente del Consiglio comunale, Cristina Simoni, l’assessore Ottavia Meazzini (politiche sociali, intercultura e integrazione) e alcuni consiglieri. Ma anche tutte quelle persone che hanno avuto modo di incontrare e di conoscere in questi mesi la Ciclofficina, di lavorarci, di contribuire alla sua crescita. In particolare erano presenti molti migranti, richiedenti asilo, ospitati a Palazzolo, che hanno partecipato costantemente al lavoro di questa realtà e hanno contribuito in modo fattivo al suo funzionamento. Per ringraziarli e per rafforzare un legame di collaborazione e conoscenza reciproca l'associazione ha donato loro quattro biciclette aggiustate insieme nella Ciclofficina.

Un progetto ‘povero’ – promosso da ValdarnoInBici, Centro Sociale ‘Il Giardino’, UISP e Anelli Mancanti – che si è sostenuto, in questo primo anno con il contributo iniziale dell’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale di Figline e Incisa e con i contributi del Credito Cooperativo, della Banca di Cambiano e dell’Unipol Sai. Ma anche con il contributo del Comune di San Giovanni che ha donato alcune bici e parti di bici recuperate dai depositi della polizia municipale, così come di numerosissimi cittadini che hanno donato vecchie bici, attrezzi, e il proprio tempo per sostenere questo progetto.

"Per il futuro – conclude Daniele Del Priore – ci piacerebbe poter disporre di uno spazio differente dallo scantinato dove in questo momento il progetto ha preso forma; sia chiaro che siamo grati al ‘Giardino’ per averci dato questo spazio che abbiamo curato e che ci ha accolto, ma ci piacerebbe poter uscire da lì e avere uno spazio più visibile: per questo chiediamo al Comune di fare uno sforzo per utilizzare spazi attualmente assegnati ad associazioni ‘fantasma’ ma, di fatto, inutilizzati".

Nel corso della festa l'associzioane ha donato la tessera onoraria di FIAB ValdarnoInBici a Graziano: "Ha voluto donarci la sua sapienza e la sua passione per le bicicletta. La Ciclofficina non sarebbe quello che è ora, senza il suo aiuto".

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