19, Luglio, 2024

La Badia di Soffena finisce nel bando ministeriale per la concessione a privati. La Lista civica: “Un’altra sconfitta”

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Si chiama “Cultura per il no profit” il bando del Ministero per i Beni artistici e culturali. Consentirà di dare in uso a private associazioni no-profit l’Abbazia di Castelfranco. Ma la Lista civica insorge: “Ennesima sconfitta di Cacioli e del comune unico”

La Badia di Soffena andrà in concessione a privati. Inserita in un apposito elenco dal Ministero ai Beni artistici e culturali, sarà al centro di un bando "per la concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello stato non aperti alla fruizione pubblica o non adeguatamente valorizzati", insieme ad altri edifici situati in tutta Italia. 

Si chiama "Cultura per il no profit" e punta proprio ad affidare ad associazioni senza scopo di lucro la gestione e l'utilizzo di questi immobili che oggi non sono sufficientemente valorizzati. Si dovrà mantenere l'accesso pubblico e il privato dovrà farsi carico della manutenzione, ma potrà gestire l'Abbazia da sei a dieci anni. Il canone annuale a base d'asta, che l'associazione deve versare al Mibact in cambio dell'uso in concessione, parte da un minimo di circa 1.200 euro. 

La storia recente della Badia di Castelfranco è segnata da diversi episodi che l'hanno portata al centro delle cronache: difficoltà di accesso al pubblico, scarsa manutenzione. Il comune aveva cercato un accordo per occuparsene direttamente, raggiunto la scorsa estate con il Polo museale fiorentino. Ora però tutto potrebbe cambiare. 

E la Lista civica insorge, attaccando il sindaco. "Faccia un mea culpa Cacioli. Appena trenta giorni fa si era vantato di aver firmato un accordo con il Polo Museale di Firenze per avere assegnata la Badia di Soffena. Ricordiamo che dall’agosto 2014 noi abbiamo investito di interrogazioni e sollecitazioni la Giunta per una mancanza assoluta di progetti e d’interesse per valorizzare il monumento. Una cosa che sembrano aver notato anche a Roma, se sono stati messi in atto poteri sostitutivi per l’inerzia del sindaco di Castelfranco Piandiscò". 

"Un vero progetto per l'Abbazia non esiste, da parte dell'Amministrazione comunale. Forse Renzi e Franceschini se ne sono resi conto? Preferiamo affermare che a Roma prendono decisioni senza sentire i territori. Noi teniamo a Castelfranco, siamo affezionati alla Badia di Soffena e siamo veramente addolorati per non poter evitare che il monumento diventi un oggetto commerciale per privati compiacenti. Siamo convinti che la politica di questo governo è lontana dal sentimento popolare. Succede a chi occupa posti per nomina e non per elezione. Il fatto che la Badia faccia parte di un lotto già oggetto di gara per l’assegnazione ci conferma la mancanza di capacità programmatica del sindaco, l’assoluta inconcludenza dei suoi rapporti con Roma".

"Il dramma – conclude la nota della Lista civica – è che tutto ciò va a discapito di Castelfranco che essendo ormai frazione, non ha più il peso politico che aveva prima. Un’altra sconfitta della fusione, un altro rammarico per noi che siamo soli a combattere mentre il Pd locale non ammette l’errore". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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