24, Novembre, 2024

La Asl10 replica a Ciari e puntualizza: “Anche al Serristori fratture al femore operate entro 48 ore”

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“L’attività chirurgica – aggiunge ll’Azienda sanitaria – è garantita anche all’ospedale figlinese ed è in rete con gli altri presidi”. Sul caso specifico, capitato alla suocera di Ciari: “Dispiace che la signora abbia rifiutato il ricovero, sarebbe stata operata entro 48 ore, lunedì mattina”

"Anche all’ospedale Serristori le fratture di femore vengono operate entro 48 ore, com’è previsto dalle indicazioni regionali per curare questa specifica patologia". Lo afferma il responsabile della unità operativa di Ortopedia, dottor Federico Cuccuini, che aggiunge "Riguardo questa specifica attività, gli interventi di frattura del collo del femore vengono regolarmente eseguiti anche nel presidio di Figline, e con una casistica costante".

Il caso finito al centro della cronaca è quello denunciato da Costantino Ciari, esponente valdarnese della Lega Nord Toscana, che aveva raccontato di come lo scorso fine settimana sua suocera, per la rottura del femore, avesse rinunciato sabato al ricovero al Serristori per recarsi invece alla Gruccia, dove era stata operata domenica mattina. 

"Dispiace – scrive l'Azienda sanitaria in una nota – che un’anziana signora nello scorso week end, abbia rifiutato il ricovero e si sia rivolta ad un’altra struttura ospedaliera per effettuare l’intervento che sarebbe stato eseguito al Serristori nella mattinata del lunedi successivo e, quindi, entro le 48 ore previste dal protocollo regionale". 

Sul caso specifico i sanitari precisano: "L’anziana paziente è giunta al pronto soccorso alle ore 10,39 di sabato mattina dov’è stata accolta e sottoposta alle indagini diagnostiche e alla visita specialistica a seguito della quale i sanitari consigliavano il ricovero in “ortogeriatria” ed il successivo intervento chirurgico che però è stato prontamente rifiutato: la Signora, infatti, dopo circa tre ore (alle 13,42), decideva di abbandonare volontariamente l’ospedale e rifiutava così le cure proposte".

"Si precisa – conclude la Asl10 – che l’ospedale Serristori è stato oggetto di un progetto di riorganizzazione che lo vede funzionalmente integrato anche con gli altri presidi aziendali, in particolare con l’Ospedale Santa Maria Annunziata, soprattutto per quanto riguarda l’attività chirurgica, come stabilito anche dai “patti territoriali” con i quali sono state stipulate le modifiche organizzative e gli obiettivi che fin qui sono stati coerentemente rispettati al fine di assicurare i percorsi assistenziali e le prestazioni alla popolazione residente in quell’area". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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