Oggi ad Arezzo si è svolto il convegno organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Arezzo e riguardante il tema “Ponti, un patrimonio da gestire e rinnovare”. Annunciate le 20 strutture che saranno prese in analisi dagli ingegneri aretini per uno screening sul loro stato di salute
Sono venti i ponti che gli ingegneri della provincia di Arezzo dovranno prendere in esame per valutarne lo stato strutturale e di manutenzione: sette di questi in Valdarno, in particolare nei territori comunali di Cavriglia, Loro e Bucine. È quanto emerso dal convegno-dibattito che si è svolto all’interno della Borsa Merci di Arezzo, al termine del quale gli ingegneri aretini si sono detti pronti a mettersi al lavoro e passare sotto la lente d’ingrandimento tutte le infrastrutture indicate dalla Provincia di Arezzo.
Un lavoro complesso che nasce dalla necessità di scongiurare criticità come quelle che nel territorio povinciale hanno riguardato, ad esempio, il viadotto Puleto sulla E45, il ponte lungo la Sp 27 di Castroncello-Brolio, ponte Buriano sulla Sp1 Setteponti o ponte Catolfi a Laterina. L’obiettivo, emerso durante il lungo dibattito, è quello di effettuare una schedatura utile ad evidenziare eventuali segnali di degrado e criticità: poi, sulla base dell’accordo sottoscritto tra la Regione e la Federazione degli Ingegneri della Toscana, saranno individuate le priorità degli interventi. Fondamentale è la collaborazione di tutti gli enti locali, non solo la Regione Toscana ma anche la Provincia di Arezzo e il Comune capoluogo oltre alle municipalità coinvolte nel censimento.
Di seguito l’elenco completo delle strutture che saranno censite dagli ingegneri di Arezzo: evidenziati in grassetto quelli in Valdarno.
n. |
Tipologia |
Ubicazione |
Comune |
Reparto/ Zona |
1 |
Ponte in c.a. |
Sp. 208 della Verna Km. 10+030. |
Bibbiena loc. Ponte Rosso |
Casentino zona 9 |
2 |
Ponte in c.a. |
Sp. 23 dell’infernaccio Km. 7+754 |
Monte San Savino loc. Bici Gril |
Valdichiana-Arezzo zona 4 |
3 |
Ponte in c.a. |
Sp. 32 Lauretana Km. 3+113 |
Cortona loc . Ponte sulla Lauretana |
Valdichiana-Arezzo zona 6 |
4 |
Ponte in c.a. e Muratura |
Sp. 30 delle Chianacce Km. 1+480 |
Cortona loc. Ponti di Cortona Vuoto a Botte |
Valdichiana-Arezzo zona 6 |
5 |
Ponte in c.a. |
Sp. 50 Nuova Sestinese km. 0+500 |
Pieve Santo Stefano Capoluogo |
Valtiberina zona 8 |
6 |
Ponte in c.a. e Muratura |
Sp. 540 Val D’Ambra Km. 5+523 |
Bucine loc. Ambra |
Valdarno-Arezzo zona 2 |
7 |
Ponte in c.a. e Muratura |
Sp. 540 Val D’Ambra Km. 17+393 |
Bucine Val D’Ambra |
Valdarno-Arezzo zona 2 |
8 |
Ponte in c.a. e Muratura |
Sp. 540 Val D’Ambra Km. 11+021 |
Bucine Val D’Ambra |
Valdarno-Arezzo zona 2 |
9 |
Ponte in c.a. |
Sp. 540 Val D’Ambra Km. 5+890 |
Bucine loc. Ambra |
Valdarno-Arezzo Zona 2 |
10 |
Ponte in c.a. |
Sp. 540 Val D’Ambra Km. 2+094 |
Bucine loc. Ambra |
Valdarno-Arezzo zona 2 |
11 |
Ponte in c.a. |
Sp. 14 delle Miniere Km. 7+300 |
Cavriglia loc. Castelmuovo dei Sabbioni |
Valdarno-Arezzo zona 3 |
12 |
Ponte in c.a. |
Sp. 01 var Setteponti km. 27+228 |
Loro Ciuffenna Borro della Madonna |
Valdarno-Arezzo zona 3 |
13 |
Ponte in Muratura a doppia arcata |
Sp. 64 di Ortignano Raggiolo 0+800 |
Ortignano Raggiolo |
Casentino zona 10 |
14 |
Ponte in c.a. a Travata |
Sp. 25 dela Misericordia Km. 15+753. |
Monte San Savino |
Valdichiana-Arezzo zona 4 |
15 |
Ponte in c.a.p. a travata |
Sp. 77 Tiberina Km. 11+500 |
Pieve Santo Stefano loc. Salaiole |
Valtiberina zona 8 |
16 |
Ponte in c.a. |
Sr. 71 Umbro Casentinese Km. 159+500 |
Capolona loc. Casteluovo |
Valdarno – Arezzo Zona 1 |
17 |
Ponte in c.a. a Cavalletto |
Sr. 71 Umbro Casentinese Km. 173+103 |
Castel Focognano loc. Rassina |
Casentino zona 9 |
18 |
Ponte in c.a. |
Sr. 71 Umbro Casentinese Km. 118+259 |
Cortona loc. Camucia Vallone |
Valdichiana- Arezzo zona 6 |
19 |
Viadotto su Pile |
Sr. 71 Umbro Casentinese dal Km. 173+685 al 174+065 |
Castel Focognano loc. Rassina |
Casentino zona 9 |
20 |
Ponte in c.a. |
Sr. 71 Umbro Casentinese Km. 196+600 |
Poppi loc. Macchione |
Casentino zona 9 |
“I drammatici eventi di Genova – ha sottolineato il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli – ci hanno insegnato che dimenticarsi dell’azione del tempo sulle grandi infrastrutture può avere delle conseguenze drammatiche. Oggi l’ordine degli ingegneri apre un dibattito fondamentale e la nostra provincia ha risposto in maniera positiva all’appello lanciato. Mantenere i ponti e i viadotti in stato efficiente è un’operazione necessaria di cui per anni si è un po’ rimandato l’inizio”.
“La regione – ha spiegato l’assessore Vincenzo Ceccarelli – ha stipulato un importante accordo con gli ingegneri e le università per comprendere al meglio lo stato di conservazione delle infrastrutture del territorio Venti le infrastrutture strategiche che saranno prese in considerazione in provincia di Arezzo. Con questo procedimento potremmo individuare quali sono quelle che necessitato di interventi. La regione, già prima della tragedia di Genova, in accordo con le province, soggetti gestori degli oltre mille chilometri di nostra competenza, aveva previsto la destinazione di risorse per intervenire e fare delle valutazioni diagnostiche”.
“Con il personale che abbiamo in forza – spiega il vicepresidente della Provincia di Arezzo, Angiolino Piomboni – procederemo allo screening di alcune infrastrutture che abbiamo individuato come strategiche sia dal punto di vista del traffico che della logistica. Facciamo e faremo del nostro meglio per dare seguito alle esigenze del territorio e garantire la sicurezza sul territorio”.
“La cultura della manutenzione è fondamentale per garantire la corretta funzionalità delle strutture – sottolinea la Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Arezzo, Beatrice Benelli – gli ultimi accadimenti hanno messo in luce l’importanza di procedere ad una mappatura. L'analisi visiva è solo un primo elemento di valutazione utile ad eseguire un primo censimento. La verifica delle strutture dovrà proseguire con indagini e prove di carattere ingegneristico volte ad ottenerne una valutazione globale. Fondamentale è anche contribuire ad una corretta informazione per evitare allarmismi, per sensibilizzare l'opinione pubblica a sopportare eventuali disagi che derivano dalle operazioni di messa in sicurezza e miglioramento delle strutture”.
“La provincia di Arezzo ha una tradizione di sensibilità molto lunga e molto attenta su questo tema – spiega Giovanni Cardinale, vice presidente del consiglio nazionale degli ingegneri – la tragedia di Genova dello scorso agosto ha reso necessaria l’attivazione di interventi che, in realtà, dovrebbero essere già in corso di esecuzione. Noi ci siamo impegnati, anche localmente, a dare risposte immediate. Mi preme sottolineare che purtroppo, troppo spesso, in Italia indossiamo l’abito della prevenzione soltanto il giorno del lutto. Dovremmo invece essere sempre attenti”.