L’azienda reggellese conquista due importanti riconoscimenti a Trento e a Francoforte. In Germania medaglia d’oro con una valutazione di 867/1000. L’assessore Banchetti: “Un risultato importante per tutto il territorio, raggiunto grazie al lavoro dei produttori che hanno saputo reagire alla crisi del 2014”. Intanto il Comune pensa ad un disciplinare.
L'Olio di Reggello ai vertici della qualità europea ed italiana. “Reggello città dell’olio”, a confermarlo adesso ci sono i prestigiosi risultati dell'azienda agricola "I Sergenti" che ha primeggiato nei concorsi di Trento e Francoforte.
“Abbiamo ricevuto la comunicazione nelle ultime settimane – racconta entusiasta Cristiano Ricci – è stata una sorpresa anche perché non pensavamo di poter primeggiare così velocemente a livello europeo. A Francoforte, dove erano valutato l'olio a biopresse esclusivamente europeo, siamo stati inseriti nella categoria "fruttato medio" e abbiamo ricevuto sia la medaglia d’oro della categoria che quella generale: il nostro olio infatti è quello che ha avuto il miglior punteggio assoluto. 867millesimi, superando anche il vincitore del fruttato intenso”.
A Trento c’erano in concorso invece 345 prodotti del Mediterraneo e l’olio de “I Sergenti” si è imposto nella categoria “fruttato intenso”, rientrando tra i cinque classificati al primo posto: “Inoltre siamo stati inseriti anche nella guida dell’olio di Slow Food. Si tratta di riconoscimenti importanti: abbiamo puntato tutto sulla qualità e sulla produzione biologica, con costi di produzione sicuramente più elevati, ma il risultato si vede”. Affermazioni importanti per tutto il territorio: “E’ il riconoscimento dell’eccellenza dell’olio di Reggello. Una qualità – conclude Ricci – dovuta soprattutto a fattori naturali, che adesso è riconosciuta a livello internazionale”.
Esprime soddisfazione anche l’assessore Giacomo Banchetti: “Questi risultati danno risalto al nostro territorio e a tutta la produzione dell’olio di Reggello che si conferma un’eccellenza a livello nazionale ed europeo. Dopo la crisi del 2014 i produttori hanno saputo dare il meglio di loro, adesso stiamo valutando come poter supportare il settore. Stiamo pensando alla creazione di un disciplinare per riconoscere e dare risalto a questa produzione di assoluta qualità”. Difficile pensare a una Dop: “Più fattibile la De.Co. denominazione comunale che prevede un disciplinare da adottare” conclude Banchetti.
