Nuovi riconoscimenti per le opere del fotografo cavrigliese, impegnato a immortalare anche l’impegno quotidiano del personale sanitario durante la pandemia da Coronavirus
Una medaglia di bronzo e numerose segnalazioni nel “DPW summer circuit 2020” per Alberto Agnolucci, fotografo cavrigliese che con la propria passione sta ottenendo approvazioni e premi in giro per l'Europa e nel mondo. Tra gli altri, spicca un ritratto fotografico di una infermiera impegnata, a Bellosguardo, ad eseguire i tamponi durante l'epidemia da coronavirus.
Il “DPW summer circuit 2020” è il più importante concorso, svolto su più tappe, dell'associazione internazione “Digital Photo world”, all'interno della FIAP (Federazione internazionale di fotografia) e PSA (società fotografica americana). Le tappe più recenti si sono svolte in Serbia e Montenegro ed ai partecipanti erano richieste foto in digitale su quattro tematiche diverse: “Donna”, “Ritratto”, “Libero a colori” e “Libero in bianco e nero”. Singolarmente poi le opere sono state esposte e giudicate a Novi Sad, Budva, Podgorica e Kotor, con giurie distinte.
Alberto Agnolucci ha ottenuto un terzo premio assoluto, una medaglia di bronzo, a Kotor con la foto “I protect you”, l'immagine dell'infermiera durante il drive-thru per i tamponi a Bellosguardo. La stessa foto ha ricevuto menzione speciale a Novi Sad, mentre “We protect you”, sullo stesso tema, è stata riconosciuta meritevole ancora a Kotor (dove il successo è completato da “The language of the eyes”, altro sguardo femminile colto attraverso i presidi medici anti coronavirus) e nella tappa di Budva.
Menzioni anche per altri scatti di Angolucci: “Windows” per la categoria “Libero a colori” a Novi Sad e Budva, nonché per il ritratto di “Eli” a Kotor. Il fotogravo di Cavriglia è inoltre già vincitore del concorso nazionale “Insieme per Pennapiedimonte”proprio con “The language of the eyes” e citato anche al concorso internazionale di New York per la stessa “The language of the eyes” oltre che per “We protect you”, “I protect you” e il ritratto “Eli 2”.