Esplode il caso Consip e l’inchiesta tira in ballo il segretario del Pd rignanese, padre dell’ex presidente del consiglio. Al centro dell’inchiesta un appalto da 2 miliardi e 700 milioni. Tiziano Renzi accusato di “traffico di influenze illecite” parla di “attacchi vergognosi in questi mesi”
Esplode a livello nazionale l'inchiesta Consip e l'indagine agita anche Rignano. Ieri l'arresto per corruzione dell'imprenditore Alfredo Romeo, che però tira in ballo anche la posizione del segretario del Pd rignanese, Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, che tra l'altro proprio domani sarà sentito dai magistrati.
L'indagine, aperta dalla Procura di Napoli e trasferita per competenza a quella di Roma, riguarda una gara da circa 2 miliardi e 700 milioni di euro bandita da Consip, che è la società per azione del ministero dell'Economia che si occupa dell'acquisto per conto delle pubbliche amministrazioni. L'amministratore delegato di Consip è Luigi Marroni, ex direttore generale dell'Asl 10 ed ex assessore regionale alla Sanità.
Nel registro degli indagati c'è anche Tiziano Renzi, segretario del Pd di Rignano, con l'accusa di “traffico di influenze illecite”. Indagati anche Carlo Russo, imprenditore di Scandicci, Alfredo Romeo, e Italo Bocchino. L'inchiesta riguarda anche l'attuale Ministro dello sport, Luca Lotti, per rivelazione di segreto di ufficio e favoreggiamento, il comandante generale dei Carabinieri Tullio del Sette, e il comandante della Legione Toscana Emanuele Saltalamacchia.
Il segretario del pd rignanese va al contrattacco e parla di “attacchi vergognosi". Nelle dichiarazioni rilanciate dalle agenzie di stampa afferma: "Nessuno mi ha mai promesso soldi, né io ho chiesto alcunché. Gli unici soldi che spero di ottenere sono quelli del risarcimento danni per gli attacchi vergognosi che ho dovuto subire in questi mesi. Ho 65 anni e non ho mai avuto un problema con la giustizia per una vita intera fino a due anni fa, quando sono stato indagato e poi archiviato dalla procura di Genova. Confermo la mia fiducia nei confronti del sistema giudiziario italiano e della magistratura". Tiziano Renzi è difeso dall'avvocato Federico Bagattini.