20, Aprile, 2024

L’impianto a biomasse sfora i limiti di emissione acustica di notte: diffida della Provincia, 60 giorni per mettere a posto

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Nella sua relazione, Arpat rileva come “il rumore prodotto dalla ditta Montevarchi Energie Srl risulta superare per il periodo notturno i limiti ammessi”, e invita la Provincia ad emettere una diffida nei confronti dell’azienda. Ora ci sono 60 giorni per mettere a norma l’impianto, pena la decadenza delle autorizzazioni

Quando i cittadini residenti intorno all'impianto a biomasse di Levane si lamentavano, nei mesi scorsi, di un rombo notturno particolarmente forte, un rumore fastidioso, evidentemente avevano ragione. La Provincia di Arezzo ha infatti appena emesso una diffida nei confronti di Montevarchi Energie Srl affinché adotti "adeguati accorgimenti e misure di tipo gestionale che consentano di rispettare i limiti stabiliti dalla normativa acustica durante il periodo notturno". 

L'azienda proprietaria dell'impianto ha ora 60 giorni di tempo per mettersi in regola. A rilevare gli sforamenti è stata Arpat, già a luglio dello scorso anno. Scattò la diffida anche allora, poi però fu concessa una proroga dei termini, dando tempo alla società fino al 30 settembre 2014 per mettersi in regola. Nel frattempo l'azienda presenta una nuova documentazione di impatto acustico, sostenendo di essere in regola con i limiti. E annuncia comunque l'installazione di una barriera fonoisolante. 

Tutto questo fino ad arrivare a marzo 2015, quando Arpat torna alla carica e ribadisce: "[…] dal rapporto di prova e dal rapporto di ispezione (cui si rimanda per il dettaglio dell’intervento effettuato) si evince che il rumore prodotto dalla ditta “MONTEVARCHI ENERGIE SRL” risulta SUPERARE per il periodo notturno i limiti ammessi per il criterio differenziale dalla normativa vigente". E invita la Provincia ad emettere una nuova diffida, affinché l'azienda faccia subito quanto necessario per riportare i rumori notturni entro i limiti. 

Da qui il documento emesso dalla Provincia, che è l'ente che ha rilasciato l'Autorizzazione unica per l'impianto a biomasse di Levane. Una diffida all'azienda, che ora deve procedere "alla adozione, con effetto immediato, di accorgimenti di tipo gestionale che consentano di rispettare i limiti stabiliti dalla normativa acustica, in periodo notturno", e che ha 60 giorni per eseguire "interventi di mitigazione del rumore tali da riportare nei limiti di legge le immissioni acustiche negli ambienti di vita limitrofi, in periodo notturno, anche nelle condizioni di regime massimo dell’impianto". 

"Montevarchi Energie S.r.l., eseguiti i necessari interventi […] dovrà trasmettere alla Provincia, al Comune di Montevarchi, ad Arpat ed all’Azienda Usl 8 – Zona Valdarno, la documentazione di impatto acustico con le misurazioni post-bonifica, attestanti il rispetto della normativa, sia a finestre aperte sia a finestre chiuse […]. Laddove il soggetto obbligato non ottemperasse a quanto stabilito nel presente atto, entro le tempistiche sopra indicate, Montevarchi Energie S.r.l. dovrà sospendere l’utilizzo dell’impianto a biomasse fino a che non venga accertato il ripristino della conformità". 

E se non eseguisse i lavori, l'impianto non avrebbe più l'autorizzazione, come recita l'ultimo paragrafo della diffida: "Il mancato rispetto dei contenuti di cui alla presente diffida potrà comportare l’emanazione del provvedimento di decadenza dall’autorizzazione". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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